Quando nel 1787 Goethe compie il suo viaggio Italia e visita l’orto botanico di Palermo ne fa una descrizione incantata: «Nel giardino pubblico vicino alla marina ho passato ore di quiete soavissima. È il luogo più stupendo del mondo. Nonostante la regolarità del suo disegno, ha un che di fatato; risale a pochi anni or sono, ma ci trasporta in tempi remoti.»
Il giardino ospita oltre 12.000 specie differenti. Sviluppatosi in una epoca di grandi esplorazioni, si trovò, tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, ad essere punto di riferimento dei grandi orti botanici del Nord Europa che, a causa del clima favorevole, trasferirono qui molte specie ancora sconosciute o non ben classificate della flora esotica tropicale.
L’Orto botanico nel tempo si è arricchito di un complesso di serre, la più antica delle quali è quella donata dalla regina Maria Carolina d’Austria, nota anche come Giardino d’Inverno: in origine era in legno e riscaldata da stufe!