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#arte: ABOVE ALL, 2016, dalla serie Braids di SHANI CROWE.Dalle coste dell'Atlantico, l'arte delle t#arte: ABOVE ALL, 2016, dalla serie Braids di SHANI CROWE.Dalle coste dell'Atlantico, l'arte delle t#arte: ABOVE ALL, 2016, dalla serie Braids di SHANI CROWE.Dalle coste dell'Atlantico, l'arte delle t#arte: ABOVE ALL, 2016, dalla serie Braids di SHANI CROWE.Dalle coste dell'Atlantico, l'arte delle t#arte: ABOVE ALL, 2016, dalla serie Braids di SHANI CROWE.Dalle coste dell'Atlantico, l'arte delle t

#arte:ABOVE ALL, 2016, dalla serieBraidsdiSHANI CROWE.

Dalle coste dell'Atlantico, l'arte delle treccine venne preservata e tramandata in tutta la diaspora, fino a diventare, ad oggi, un elemento caratteristico ed imprescindibile del Black aesthetic.

Albaso, bantu knots, box braids, cornrows, twists… Ogni acconciatura racconta una storia ed esprime, articolandosi in precise geometrie, una ricca tradizione culturale tramandata per lo più in ambito familiare.

Shani Crowe, artista afro-americana con base a Chicago, imparò dalle zie e dalle cugine, all'età di otto anni, la «sacred art» del ’braiding’. E perfezionò a tal punto la pratica da creare acconciature ben più complesse di quelle che era solita farsi fare dalla famiglia.

Intrecciare i capelli divenne una passione che, oltre a garantirle un gran numero di clienti, la aiutò a concepire negli anni l'idea di un progetto volto a celebrare l'arte delle treccine e le donne che le indossano.

Braids, in esposizione al MoCADA Museum, è un progetto di dieci scatti in bianco e nero, in cui le donne, ritrattate dall'artista di Chicago, indossano acconciature regali realizzate da Crowe stessa, ed ispirate a «gods and goddesses or presentations of divine people or divine beings», ma anche alle tradizioni d'origine: «some of my inspiration is from Ethiopia, Eritrea, of course you have Ghana and Nigeria».

«I think it’s important to preserve Black hair style because Black people, especially, should be charged with preserving their own history because when it’s in the hands of other people sometimes it’s not necessarily accurate. And also it gives you something to be proud of when you take the time to study where you come from and really celebrate the qualities that you have»,

h\t:The New York Times


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