#giorgio manganelli

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Si eres tú, ¿por qué tienes esa sangre sobre los labios, y tu cuerpo es luminoso y pútrido? Amor, te reconozco como hedor. Te rindo homenaje, degradación mía, enfermedad indigna y honorable. En ti saludo el imperio de la angustia, las sevicias de tu niebla amorosa. Sólo cuerpos de niebla, lacerados por exactos cuchillos, yacen con el tuyo. ¿No soy, pues, lo bastante neblinoso? ¿No soy de la materia delicada de tus pesadillas? ¿Sigue siendo mi sangre de calidad ínfima? Me percato de que no tienes rostro, criatura de foramen y sudarios descuidados, y por lo tanto me es negado tentar tu silueta.

Giorgio Manganelli
Amore(2008)

“Il mondo era colmo di fiori invisibili, e il loro profumo era letale. Il frastuono delle foglie era

“Il mondo era colmo di fiori invisibili, e il loro profumo era letale. Il frastuono delle foglie era tale che gli uomini cessarono di parlare, e si lasciarono morire nel cuore delle caverne. Il sole non consentiva di guardare, giacché tutto, dovunque, era fatto di sole; la notte intossicava le vene, e uomini e donne tornavano nelle caverne con le viscere sfamate di tenebre; i morti erano chiazze di buio, oppure macchie abbaglianti, e non si potevano toccare. Infinite volte gli uomini morirono tutti; l'esistenza dell'uomo creò il diluvio, il fuoco dei vulcani, la peste; ogni volta l'ultimo uomo gettò alle proprie spalle i sassi che divennero nuove generazioni di insalvabili dementi; la follia abitò i sassi, e non li ha più lasciati - i sassi stanno troppo fermi, non è vero? - come non ha mai lasciato il nostro seme. La demenza abbisogna di demenza: dunque di letteratura. Malattia del mondo, l'uomo vuole l'ulteriore malattia che trova riposo solo nelle parole scritte”.
G. M.


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