“Con quella bocca può dire ciò che vuole”, recitava il celebre Carosello degli anni ‘60 riferendosi a una giovanissima e biondissima ragazza. Che altro non era che Virna Lisi, quella che sarebbe diventata nel giro di qualche anno una delle attrici più celebri del cinema italiano. “Bisogna dare l’anima a un personaggio” ripeteva sovente, forse troppo distante dal nuovo modo di fare cinema, dalla nuova televisione. Spesso schiva, “un po’ sulle sue”, ma non per cattiveria, semplice insicurezza. “Non mi piaccio, non sono una di quelle attrici che appena il regista dà lo stop corrono a vedersi nel monitor per vedere se il look è impeccabile.” In questa televisione contaminata da prodotti di scarsa qualità e privi di messaggi morali, inizia a pesare la sua assenza.
“Forse il periodo più bello della mia vita non solo d’attore, ma anche da uomo, è stato quello durante le riprese de ‘La dolce vita’. Tutti su questo zatterone, portati dal vento ora da una parte, ora dall’altra, in un clima così festoso sempre…Per Fellini fare cinema è sempre stato veramente un gioco, una festa continua. Posso solo ripetermi, nel ricordare quanta felicità, durante quelle giornate, in quel film che durò quasi sei mesi ma che sarebbe dovuto durare sei anni. Ogni volta un episodio nuovo, dei nuovi incontri. Troppo bello è stato quel periodo, troppo!”
“Solo i grandi dubitano davvero di se stessi, e, dubitando, si superano ogni giorno, diventando ogni giorno più grandi. Il passato vive nel presenteed è il nostro futuro più di quanto non si pensi. Vivere è proporsi ogni giorno nuovi traguardi.”
Non mi piaccio. Non mi sono mai piaciuto, neanche fisicamente. Non mi piaccio quando mi osservo allo specchio: questo nasino corto, questa bocca cicciuta. A me piacciono le bocche senza labbra e i nasi lunghi, aquilini. Io sono carino e un uomo non dev’esser carino. Più ci penso, più mi chiedo come sia possibile che una faccia simile mi dia da mangiare. Che la gente ci veda l’espressione di un’epoca, anzi il simbolo di un uomo ambiguo, confuso, egoista, immaturo? Sono tutto ciò, ed eccoci al peggio: non mi piaccio dentro. Tanto per dirne una, sono ignorante. Non ho mai tentato di studiare, non mi sono mai detto leggiamo-quel-libro, andiamo-in-quel museo, ascoltiamo-quel-concerto, può-essere-un-godimento. La cultura per molti è un godimento. Per me è un’impossibilità fisica e spirituale. Ma lo sai che mi stanco a leggere? Non approfondisco mai un problema. Vorrei, lo giuro, vorrei: perché è così brutto sentirsi a disagio tra la gente informata. Resto sempre alla finestra, a guardare. Mi spiace che tanti soffrano la fame, l’ho sofferta anch’io e so che cosa significa, ma non vado certo in giro a battermi per i poveri. Se mi si piglia di contropiede, rispondo: «Ovvio che sono socialista!». Però non ho mai capito bene in cosa consista questo socialismo e non faccio alcuno sforzo per capirlo. Molti credono ch’io sappia le cose. A volte le so, vero, ma nella maniera in cui un animale fiuta il cibo e la strada che conduce all’abbeveraggio. D’istinto, ecco. Guarda il mio amore per i quadri: non nasce da una cultura pittorica, ma da un istinto. Quando li compro, non sbaglio mai. Dal mio disinteresse per tutto e per tutti mi sveglio esclusivamente per parlar di me stesso.
“Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori.”
“Disordine: io ci vivo dentro e non saprei vivere in un altro modo. Perdo tutto, anche in casa mia. Sono capace di uscire con un paio di scarpe e rientrare a casa che ne ho persa una. L'ordine sa di vuoto, di silenzioso. Non mi piace.”
十九歳の地図/柳町光男/プロダクション群狼/1979 Jukyu-sai no Chizu (A Nineteen Year-Old’s Plan) / Director: Mitsuo Yahagimachi / Production Company: Gunro Production / 1979
『泪橋』黒木和雄/人間プロ+東映セントラルフィルム/1983 Named Bashi (A Bridge of Tears) / Director: Kazuo Kuroki / Production Company: Ningen Pro. / Distributor: Toei Central Film / 1983