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“Disordine: io ci vivo dentro e non saprei vivere in un altro modo. Perdo tutto, anche in casa

“Disordine: io ci vivo dentro e non saprei vivere in un altro modo. Perdo tutto, anche in casa mia. Sono capace di uscire con un paio di scarpe e rientrare a casa che ne ho persa una. L'ordine sa di vuoto, di silenzioso. Non mi piace.”

Monica Vitti


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“IO SO CHE TU SAI CHE IO SO" Regia: Alberto Sordi Anno: 1982 Streaming: https://youtu.be/

“IO SO CHE TU SAI CHE IO SO" 

Regia: Alberto Sordi

 Anno: 1982 

Streaming:https://youtu.be/iRMR6aPzhYs 

 Film di un certo spessore, in grado di unire in maniera del tutto naturale il tragico e il comico. La trama apparentemente sembra banale, sembra quasi un giallo "all'italiana”, mantenendo quel pizzico di ironia che solo noi sappiamo avere. Tuttavia andando avanti col film la storia diventa sempre più intricata e finisce col toccare anche temi profondi e delicati come il rapporto genitori-figli, inserendo anche un elemento del tutto innovativo per l'epoca: cosa fare quando ci sono gli stupefacenti di mezzo? Altra topica affrontata senza nemmeno che lo spettatore abbia il tempo di rendersene conto, è l'immensa fatica del riuscire a mantenere in piedi un matrimonio, nonostante i problemi quotidiani che la vita offre. Da parte mia un film assolutamente consigliato che non richiede nemmeno molto impegno. Scorrevole, divertente e riflessivo. In merito agli attori non ho nessuna considerazione da fare, in quanto eccellenti dall’inizio alla fine. Ma era anche piuttosto scontato dirlo. Qui di seguito qualche breve cenno alla trama per chi non lo avesse visto:

I coniugi Fabio e Livia Bonetti vivono una vita all'apparenza normale e quasi monotona: i giorni trascorrono con lui intento a dedicare il proprio tempo al lavoro in banca e alle partite di calcio. Un giorno, per caso, lui scopre che la moglie è pedinata da un investigatore privato che la riprende e la fotografa: recatosi per chiarimenti nello studio investigativo, scopre che si tratta di un banale errore di persona. A essere pedinata, infatti, doveva essere la moglie di un politico vicino di casa dei Bonetti, ma la signora in questione ha prestato la propria auto alla signora Bonetti e l'incaricato della agenzia la segue dunque per sbaglio. Il marito ci ride su, va a casa e racconta del malinteso alla moglie, la quale però non ride affatto, ma appare assai preoccupata. Si insinuano quindi i dubbi su quanto la moglie abbia fatto nelle settimane di pedinamento. Scopre così che…..


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Quando è lunedì ma tu sei in ferie…

“Il marchese del Grillo” Mario Monicelli - 1981via della Tribuna di Campitelli - Romanon è via dei B

“Il marchese del Grillo”
Mario Monicelli - 1981

via della Tribuna di Campitelli - Roma
non è via dei Banchi Vecchi… almeno se potrà piscià in pace.


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“In viaggio con papà” Alberto Sordi - 1982via Panoramica - Porto Ercole (GR)

“In viaggio con papà”
Alberto Sordi - 1982

via Panoramica - Porto Ercole (GR)


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“Un borghese piccolo piccolo” Mario Monicelli - 1977via Gaetano Donizzetti - Roma

“Un borghese piccolo piccolo”
Mario Monicelli - 1977

via Gaetano Donizzetti - Roma


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“Mamma mia, che impressione!” Roberto Savarese - 1951viale Carlo Felice - Roma

“Mamma mia, che impressione!”
Roberto Savarese - 1951

viale Carlo Felice - Roma


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“Un eroe dei nostri tempi” Mario Monicelli - 1955via Montevideo - Roma

“Un eroe dei nostri tempi”
Mario Monicelli - 1955

via Montevideo - Roma


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“Una vita difficile” Dino Risi - 1961via di San Michele - Roma

“Una vita difficile”
Dino Risi - 1961

via di San Michele - Roma


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“I nuovi Mostri” - Pronto Soccorso Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola - 1977piazza

“I nuovi Mostri” - Pronto Soccorso
Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola - 1977

piazzale Ugo La Malfa - Roma
…esatto: non è in “zona Eur”.


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“Il Boom” Vittorio De Sica - 1963piazza Mincio - Roma

“Il Boom”
Vittorio De Sica - 1963

piazza Mincio - Roma


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Elio Petri, Il maestro di Vigevano (1963)«Darsi tanto da fare per non essere umiliati non è più umil

Elio Petri, Il maestro di Vigevano(1963)

«Darsi tanto da fare per non essere umiliati non è più umiliante di qualsiasi umiliazione?»


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