#andare

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Andare: infinito, presente.

Non ho mai sopportato la luce di quel neon in cucina. Eppure siamo entrambi lì, seduti con un calice di vino in mano. Ultimo suono quello dei bicchieri che si riempiono. Ultima parola: nessuna.

La finestra sbatte. Prende il calice e va di là. Resto solo.

Con il bicchiere in mano mi alzo. Mi incammino verso la porta. La supero. Senza pensarci procedo oltre le scale. Il portone. La strada. Le case dei vicini. Di là, via. Lontano verso la città. Oltre la città. Scompaio.


Andarsene è una tentazione, un sollievo. Una muta, non violenta, ribellione. È un tradimento. È un rischio, un salto nel vuoto. Andarsene è un ode alla fragilità e alla forza di ogni essere vivente, che sia uomo, animale, pianta.

Andarsene è una storia d’amore.

She would leave him.

She’d always had a good sense for when It was time to leave.

Call it intuition or restlessness, call it whatever you want.


Brit Bennett, The vanishing half

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