#imparerai

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Imparerai a conoscermi
o, forse, no
perché in fondo neppure io mi conosco:
ci sono giorni
in cui non ne posso più di me
e dei miei pianti
dei miei casini e dei miei tormenti
e dei miei turbamenti,
ci sono giorni
in cui mi pento
di ogni scelta che ho fatto
di ogni volta che sono tornata
da chi da me se ne è andato
senza perché,
ci sono giorni
in cui non mi capisco neppure io
e non voglio stare con nessuno
ma, poi, sola ci sto male
perché ho bisogno sempre
di mia sorella, di mia madre
delle mie amiche
nonostante il male,
ci sono giorni
in cui maledico l'amore
ma poi senza
sarei persa
- non ci saprei stare.
Imparerai a conoscermi
o, forse, no
perché io sono
tipo la tempesta,
tipo l'uragano:
ho bisogno di tutto,
anche se ti dirò sempre
di non aver bisogno di niente,
perché io sono un po’ le ragazze dei libri, dei film
- quelle che tutti credono di conoscere
ma che, poi, nessuno realmente conosce.
Imparerai che
i libri sono il mio mondo
la scrittura il mio rifugio
la musica - e soprattutto, il rap - ciò che più mi capisce
i film, l'amore e il divano le mie serate perfette.
Imparerai che
parlo poco
e se devo dirti qualcosa di bello
te lo scrivo su un biglietto
o attraverso fiori, quadri, libri, paesaggi
o attraverso tutto quello che ti dedico,
ma non per questo
non lo penso
non lo provo
davvero.
Imparerai che cambio umore molto facilmente
che sceglierò sempre nero, ma non sarà mai scontato
perché, forse, un giorno, di punto in bianco, ti dirò bianco
per venirti incontro e tu sarai lì
a dirmi nero
e litigheremo tanto.
Imparerai che ho imparato
che della ragione non me ne frega un cazzo
perché la ragione serve solo
ad allontanare le persone
a rovinare i rapporti
e imparerai che ci sarò sempre
ma un giorno, no
non ci sarò più
- ma se torni, giuro, mi trovi.
Imparerai che a parole non parlo tanto
- doso bene le parole, perché so quanto possono far male
e se esageri, se dici qualcosa che non devi dire, mi ferisci e mi allontani, anche se ti scusi.
Imparerai che ogni occasione
sarà una scusa buona per scriverti una lettera
e metterci dentro
tutto il mio amore
e imparerai che nei miei silenzi, nei miei occhi, nei miei sorrisi
ci saranno tutte le cose belle che ti vorrei dire.
Ad esempio “grazie”.
Ad esempio “sei il mio punto felice”.
Imparerai che non mi fermo davanti a niente
e se voglio qualcosa, lotto fino in fondo
anche se poi, magari, perdo
e imparerai che mi chiedo il senso di tutto
e farò mie teorie su tutto
e magari mi convincerò anche che
sei tu il senso di tutto
e che tutto il mondo gira intorno a te sempre.
Imparerai che sogno tanto e sogno in grande
che le stelle sono la mia speranza più grande
che la luna mi affascina troppo
e mi protegge ogni giorno
che se cado non me la prendo con me stessa,
ma mi dico che succede,
anche se poi la notte piango
e mi prendo a pugni per giorni interi.
Imparerai che do peso a tutto:
a un bacio
a una mano nella mano
all'amore
a un singolo battito del mio cuore
a un abbraccio
a un saluto
alle parole
a uno sguardo
ad ogni assenza
ad ogni presenza.
Imparerai che sono testarda
e ci credo sempre troppo
e cado e mi faccio male
e mi prometto di cambiare
ma poi resto sempre la stessa
- e meno male
perché io, anche se a volte lo dico, non vorrei mai
essere diversa
da me stessa.
Imparerai che mi chiedo il senso di tutto
e do senso a tutto
anche a un tramonto,
al profumo di un fiore,
all'alba e al mare,
perché se qualcuno mi dice
‘Scendi, ti porto al mare’
per me vuol dire che
per lui sono speciale
ed allora ci credo davvero tanto.
Imparerai a conoscermi
o, forse, no
perché in fondo
neppure io so bene chi sono
ma so cosa voglio,
ma questo lo sai anche te
e sei te.

Imparerai che è meglio non fare progetti, perché farli, ti obbligherà a fantasticarci su, a rifletterci la notte, specie se non riesci a dormire; ad aggiungere e cancellare dettagli, come se si trattasse di un disegno a più colori su un foglio bianco. Ma capirai che una vita senza progetti, non sarà, mai, vita per davvero. E progetterai lo stesso, col rischio che tutto possa svanire in un soffio; ed anche se terrai ben stretti i pugni, inevitabilmente, quel che non deve restare, scivolerà via.
Imparerai che, delle volte, le persone da cui proprio non te l'aspetti saranno le prime a deluderti, e tu non potrai farci niente, perché la rabbia e la tristezza, in qualche modo, trovano valvole di sfogo, prima o poi; la delusione, no. La delusione deve guarire da sola, diventare crosticina, e bisognerà aspettare che vada via senza forzature, senza accelerare i suoi tempi, altrimenti non guarirà mai.
Ma ti fiderai lo stesso, perché è umano, perché delle volte, anche quando non vorresti, anche quando tutto, intorno, ti urla di andartene, tu non riuscirai a fare a meno di restare; te lo sentirai dentro, e niente, per nessun motivo, riuscirà a farti cambiare idea.
Imparerai che alcune battaglie vanno considerate perse in partenza, anche se farai di tutto per evitarlo, anche se ci proverai con tutto il cuore, fino alla fine, senza arrenderti di fronte a nulla.
Tu, però, combatti. Non ti arrendere, neanche di fronte a qualcosa che non puoi cambiare; lotta lo stesso, perché sei tu la persona a cui dovrai render conto delle tue sconfitte e delle tue vittorie; ed anche quando le cause perse saranno tante, sarai felice di averci provato ugualmente.
Imparerai che, nonostante le deviazioni e le scorciatoie, tutto quel che deve accadere, accadrà; anche se questo, il più delle volte riuscirà a disarmarti, perché non lo credevi possibile, non più.
Non riprendere le redini di qualcosa che hai già lasciato andare; il peggio è passato, anche se delle volte ti sembrerà di no; ce l'hai già fatta, il passo più difficile era lasciar andare. C'è già tutto scritto, in qualche posto, da qualche parte; tu però vivi come se il destino non esistesse; fai delle scelte, ogni volta, ogni giorno; non lasciare mai che qualcuno scelga per te. Sii l'unica responsabile della tua vita: scegli, scegli sempre, anche quando sai che si tratta della scelta sbagliata; è meglio provarci, piuttosto che non scegliere affatto.
Gin.

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