#noi due

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L'unica certezza

Nonostante le lacrime, a dispetto di quello che non va, alla faccia di un anno che finisce male e di uno che inizia tra tutte le incognite del caso, quel che resta di noi basta e avanza ad affrontare ogni sfida. La paura di non farcela si dissolve piano piano come si dirada la nebbia. Io e te, più forti di tutto, una volta di più. Sei l'unica certezza di cui ho bisogno, fine o inizio che sia. Sei la sola costante che mi serve per rialzarmi.

Tu

Tu che rendi ogni giorno diverso, tu che sai farmi ridere quanto nessun altro, tu che sei molto più della compagna di una vita, tu che sai tenermi testa nei momenti in cui perdo la bussola, tu che sai aspettarmi e ritrovarmi quando ho bisogno di nascondermi da un mondo che a volte mi disgusta, tu che mi fai sentire importante anche se non faccio e non sono niente di speciale, tu che sai tenermi coi piedi per terra senza essere catena, tu che sai farmi volare senza mettermi le ali. Tu che sei tutto questo, tu che se molto altro ancora. Tu che sei tutto, per me. Ed il resto è poca cosa al tuo confronto. Tu che sei tu e non posso nemmeno immaginare qualcosa di meglio poiché non esiste.

‘Perché l'amore non si può spiegare’

A distanza di anni, lo stesso amore.

Quello che ti fa tremare.

Quello che riesce a toccare la parte più profonda della tua anima.

Vi auguro di trovare una persona che vi faccia sentire bella sette giorni su sette, persino quando siete struccate e in pigiama o reduci da una settimana di febbre.

Vi auguro di trovare qualcuno che faccia di tutto per passare anche solo mezz’ora con voi, che si accorga dei vostri cambi d’umore o di una brutta giornata e cerchi di raddrizzare quel quadro un po’ storto.

Vi auguro di trovare qualcuno a cui brillino gli occhi alla vostra vista, qualcuno che vi guardi intensamente e non si stanchi mai, qualcuno che alleggerisca il carico della vita quando si fa più pesante.

Vi auguro di trovare una persona che diventi il vostro migliore amico, il vostro amante, il vostro più grande punto di riferimento.

Qualcuno con cui ridere a crepapelle, con cui vi sentite libere di parlare di tutto, qualcuno che conosca i vostri punti deboli e non né approfitti, qualcuno con cui affrontare le prove della vita.

Vi auguro cose semplici, risate a più non posso e sorrisi a quantità industriali.

Vi auguro la leggerezza, non la superficialità, ma la leggerezza d’animo, la possibilità di essere sempre voi stesse con quel qualcuno al vostro fianco.

Mi sto abituando troppo a lui. Alla sua pelle, al suo odore, alle sue frasi fatte poste in ogni contesto. Mi sto abituando ai suoi orari, ai suoi ritardi, alle sue abitudini, ai baci sulla fronte e agli altri mille sul viso. Mi sto abituando ai suoi occhi che brillano e si perdono davanti ai miei, alla sua mano che mi accarezza la coscia, all’incavo del suo collo che per me è ormai casa. Mi sto abituando ad andare in moto abbracciata a lui alle tre di notte, a sentire la sua mano nella mia e le sue ferite che stridono contro la mia pelle. Mi sto abituando ai suoi lunghi capelli morbidi che sono il posto preferito del mio viso, alla sua risata o alla felicità da bambino quando qualcosa va per il verso giusto o lo entusiasma particolarmente. Mi sto abituando a sentirlo parlare quotidianamente di palestra e sport, alle sue prese per il culo perché non conosco il 99% dei film, alla sua mano che strizza il mio culo o al suo “rientra che fuori fa freddo e poi ti ammali.” Mi sto abituando a lui, alle sue attenzioni, alla sua incapacità nel dimostrare le emozioni, alla sua fragilità celata da un apparente carattere estroverso. Come si fa poi a farne a meno?

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