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Volevo sbattermi Monia, ieri sera, ma il desiderio di fottermi una puttana era tale che alla fine, poco prima di pranzo, sono andato a scopare con una mignotta russa, Svetlana.
Come quasi tutte le russe, non parlava italiano, ma un po’ con l’inglese, un po’ con il traduttore, un po’ tanto con il corpo, ci siamo decisamente capiti!
Rispetto alle foto con cui si presenta su rosa-rossa, intorno ai 25 anni, direi che ne ha una decina in più. La cosa, personalmente, non mi è dispiaciuta, forse anche per l’atteggiamento simpatico che ha avuto sin dall’apertura della porta.
Dopo le abluzioni iniziali, mi ha fatto mettere sul letto, e lì mi si è avvicinata come una gatta in calore e abbiamo iniziato a leccarci e accarezzarci. Si è tolta con calma il reggiseno prima e, dopo avermi fatto saggiare un po’ le tette e la lingua, si è tolta la mutandina. Le ho sfiorato la figa, infilando anche un paio di dita dentro, constadando che iniziava già a bagnarsi. Poi, però, me l’ha allontanata: si è sdraiata prima sopra di me, e abbiamo continuato a baciarci, mentre il cazzo continuava a indurirsi, poi si è abbassata verso di lui, ha preso il preservativo tra i denti e ha iniziato a pomparmelo.
Il pompino è stato lungo e delizioso e quando ha deciso che era pronto, mi ha sorriso come una diavoletta e mi è salita sopra. In questa posizione si è mossa con calma e dolcezza, mentre ogni tanto le sfioravo le tette. C’era, comunque, un leggero impedimento dovuto al mobile sopra al letto, ma quando ha deciso che dovevo montarla sul serio, siamo andati di pecorina.
Erano diversi mesi che non chiavavo una mignotta in questa posizione. Le ultime volte che c’avevo provato, non era andata bene, spesso perché non ero riuscito a trovare la posizione ottimale, ma con Svetlana ero assolutamente convinto che sarebbe andata alla grande, e infatti ho trovato subito l’incastro perfetto e così, con lo specchio posto giusto di fronte a me, ho iniziato a montarla come un toro!
Non so quanto sono andato adogvanti a fotterla: lei gemeva, io la tenevo salda per i fianchi e la sbattevo concentrato sulla sua schiena e sul culo. Alla fine l’orgasmo, credo, se le orecchie non mi hanno ingannato, di averlo avuto giusto dopo di lei, il che mi ha lasciato anche con una piccola soddisfazione!
Alla fine abbiamo anche avuto una simpatica conversazione, cosa piuttosto rara con le troie russe, soprattutto con quelle più giovani, ma evidentemente l’esperienza aiuta anche in questo!
Spero di trovare il tempo e la voglia di tornare dentro di lei!
Credo che alla maggior parte dei puttanieri piacciano soprattutto le mignotte brasiliane. E non sfuggo alla consuetudine. Non disdegno ogni tanto di andare anche con quelle dell’est (vedi ad esempio quella precedente, Aida), ma le brasiliane hanno un appeal tutto particolare. Così quando Barbara è tornata a Milano, ho pensato bene di ripassarmela.
Esperienza abbastanza in linea con quanto già provato in precedenza, forse un pelino inferiore. Corpo morbido come lo ricordavo, anche questa volta pompino, tutto sommato molto ben fatto, e poi una cavalcata intensa in un’atmosfera abbastanza tipica, un pomeriggio caldo in cui scopare è il modo migliore per combattere le temperature!
E poi, per riprendere le sue parole:
“Scopare e mangiare sono le cose migliori del mondo”
E non posso che concordare, anche se scopare con le puttane, soprattutto quelle brasiliane, sta al primo posto nella mia personalissima lista!
Lo so che nel frattempo vi ho scritto di Lola, ma ho ancora un po’ di troie da dover recuperare, quindi non state troppo dietro alla cronologia delle mignotte…
Non ancora soddisfatto dopo essermi sbattuto MoniaeFrancesca la notte prima, decido di cogliere al balzo l’occasione e vado a fottermi anche Jessica, che come scopro su altro sito è una mignotta ungherese.
Ha un corpo che dice “scopami, scopami” e due tette su cui ho voglia di mettere le mani: la salivazione cresce e non solo quella mentre guardo le sue foto.
Ci mettiamo sul letto. Inizio a leccarla e baciarla sul corpo: mento, collo, tette. La metto a quattro zampe e la accarezzo sulla schiena, la bacio lungo il corpo. Lei si scioglie come una gatta!
Poi mi fa sdraiare sulla schiena e se lo prende in bocca, lo fa mettere bello dritto e mi sale sopra: la sbatto alla grande e sto procedendo come un treno, poi dopo che cambiamo posizione il cazzo decide “stop: per me è come se fossi venuto” e così resto un po’ insoddisfatto, per non aver avuto l’orgasmo. Ma giusto un po’, perché Jessica è veramente molto simpatica e sono stato molto contento di passare qualche momento insieme con lei. E dentro di lei.
Ci tornerò per concludere l’opera!
Ieri pomeriggio, mentre ero sul tram, c'era questa ragazza con una maglietta non troppo aderente, ma abbastanza da far notare la punta dei capezzoli e la forma delle areole. Mi era venuta voglia di sbatterla. E quando mi vengono voglie del genere, vuol dire che non mi fotto una puttana da troppo tempo.
E così ieri notte mi sono andato a sbattere Lola, una ragazza tutta tette, che avevo già cercato di scopare una settimana fa, ma senza successo (era già impegnata).
Mi accoglie quasi completamente nuda, a parte le mutandine e i tacchi. Aspetta con diligenza che mi spogli, cosa che faccio in fretta non solo per via della voglia, ma anche per il caldo che c’è nella stanza, quindi mi avvicino a lei e iniziamo a limonare. Lei gioca con le mani sul mio cazzo, ma la vicinanza del suo corpo tondo, le sue tette sul petto, me mie mani che le toccano tette e culo, tutto contribuisce a rendere il cazzo bello tosto.
Poi, un po’ a malincuore, mi stacco e ci avviamo verso il letto. Qui va di pompino senza preservativo. Lo succhia e lo lecca abbastanza bene, ma obiettivamente il lavoro è compiuto un po’ senza troppa partecipazione. D’altra parte ha poco da fare, visto che è praticamente pronto a chiavarla.
E così mi infila il preservativo e mi salta su. Nonostante la durezza e la prontezza del cazzo, la cavalcata inizia con calma: mi prendo tutto il tempo per godermi l’essere dentro di lei, per godermi le curve di cui disponde. Poi inizio a montarla sempre più forte. A ogni colpo aumenta l’intensità dello schiocco prodotto dai nostri corpi che fottono e i suoi sussurri diventano sempre più sospiri di piacere.
Alla fine godo come non mi succedeva da tempo, con le mani sul culo, e il cazzo ben piantato dentro di lei.
Una gran puttana, e mentre me la fottevo, mi sembrava di sbattermi un personaggio uscito da un hentai!
Continuo a raccontarvi delle scopate arretrate. Questa è la seconda consecutiva in una sola notte. Due ore dopo essermi sbattuto Monia, sono di nuovo tra le cosce di un’altra mignotta brasiliana.
Francesca è una ragazza dal carattere leggero e simpatico e dal corpo snello e sodo. Si lascia accarezzare, toccare, leccare, baciare su tutta la pelle. Quando se lo prende in bocca e lo issa con un pompino stellare, mi rilasso completamente: non nascondo avessi una certa preoccupazione, dopo la gran scopata con Monia.
Ormai, però, sono lanciato: mi sale sopra, a candela. Saltella con forza e io spingo da sotto. E’ una cavalcata potente. Sento il suono dei nostri corpi che battono, mentre le mie mani le strizzano le tette. Lei a un certo punto dice:
“Ti piace la figa brasiliana, eh!”
E non può nemmeno immaginare quanto, visto che è la seconda puttana brasiliana della notte!
Poi ci mettiamo a pecorina: la monto come un cane allupato, come se non avessi scopato da mesi, come se fosse l’unica puttana sulla faccia della Terra. E alla fine godo dentro di lei.
Spero di tornarci ancora!
Gift art for a friend
dont worry about the colors it was 6am and my brain stopped working