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hoodoogardens: An initiation ceremony to their god Loko in Porto Novo, Benin (West Africa) by Jean Choodoogardens: An initiation ceremony to their god Loko in Porto Novo, Benin (West Africa) by Jean C

hoodoogardens:

An initiation ceremony to their god Loko in Porto Novo, Benin (West Africa) by Jean Claude Coutausse

Benin is a birthplace of voodoo and home to the former Dahomey Kingdom from circa 1600–1900.


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“Ogni tanto almeno pensami.

Dopo tutto quanto almeno pensami.

Non ci sentiamo, non ci vediamo.

Vaffanculo almeno pensami.”

-thegirlwithdeadeyes-

“A volte non hai il tempo di accorgertene, le cose capitano in pochi secondi. Tutto cambia. Sei vivo. Sei morto. E il mondo va avanti. Siamo sottili come carta.”

-thegirlwithdeadeyes-

“Mi sento vuota, ma così piena di emozioni come se anche la cosa più piccola potesse spingermi oltre il limite. Cosa fai quando non c'è altro che dolore dentro di te?. Come spieghi qualcosa che non capisci nemmeno tu stessa.”

-thegirlwithdeadeyes-

“A volte mi sento così fottutamente vuota, ed è così estenuante non sentire nulla e tutto allo stesso tempo.”

-thegirlwithdeadeyes-

Le persone non sanno più che cosa sia reale.ScattixStrada

Le persone non sanno più che cosa sia reale.

ScattixStrada


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Non credo alle cose che si riaggiustano, al potere miracoloso delle colle super forti che rimettono insieme i pezzi. Vorrei, sul serio vorrei, ma proprio non ci riesco. Non ne sono capace. Butto tutto quello che si rompe, anche se ci tenevo tanto, perché per me non è più la stessa cosa, non ha più lo stesso significato. Non so curare questo mio difetto, ci provo da sempre ma non ci sono ancora riuscita. Delle volte mi piacerebbe ritornare indietro, mi piacerebbe riparlare con persone che non sono più nella mia vita, ma non lo faccio e so che non lo farò. Ho una memoria “che funziona”, ma i numeri di telefono li scordo di proposito. È un meccanismo di difesa, credo, li scordo per non ricomporli. Non porto rancore, questo l’ho notato, perché poi quando il tempo passa, quando le mancanze non bruciano più, non sono più arrabbiata. Vado avanti, in qualche modo che non so spiegarmi, e perdono, perdono sul serio, ma non riesco a dimenticare. E la cosa più folle di tutte è che quando ci penso, quando rielaboro, quando trovo altre risposte da mettere insieme a quelle che avevo già, mi verrebbe perfino da ringraziare. Vorrei sul serio ringraziare chi mi ha ferito, chi ha tirato fuori il peggio di me, chi mi ha fatto piangere e chi mi ha fatto a pezzi, perché in un modo o nell’altro, dopo di loro, sono riuscita ad andare avanti, anche quando pensavo di non poterci riuscire. Sono andata avanti con qualche mancanza in più, ma senza mai smettere di badare a me, di proteggermi, seppur sbadatamente. Vi ringrazio perché non sarei diventata così di coccio come sono, se voi non mi aveste fatto del male. Ma sono stata previdente, non ho perso la mia parte di zucchero. Ho imparato ad andare avanti lo stesso, anche se mi era stato promesso che non sarei mai stata sola. E andando avanti ho visto che il mondo inizia proprio da lì in poi, quando lasci indietro chi ti ferisce, quando ti salvi imparando che prima di chiunque bisogna amare se stessi.
@disastro-in-persona17

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