#politica
Vabbé assurdo
Grazie al compagno @g_perse
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Persa
Grazie al compagno @robertoboccagna
#hipdem #meme #politicaitaliana #politica #memeita #memesitaliani #memeitalia #musica #indie #luigidimaio #m5s
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Ok computer però trap è l'album dell'anno 2019
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Oguarts
Grazie al compagno E. Cecotti
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Nella nostra pagina Facebook sta per iniziare la terza guerra mondiale e finire l'indie italiano
@pipposowlo vs @franchino126
#hipdem #meme #politicaitaliana #politica #memeita #memesitaliani #memeitalia #musica #indie #hd19 #franco126 #pipposowlo
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@pipposowlo in odore di santità
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Fascio: spottato
Grazie al compagno R. Izzo
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Grazie al compagno R. Petrucci
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- Wooo sentito? John Frusciante è rientrato nei RHCP!
- È tutto molto più complicato di così
Grazie al compagno S. Tabucchi
#hipdem #meme #politicaitaliana #politica #memeita #memesitaliani #memeitalia #musica #rhcp #jackfruscianteèuscitodalgruppo #johnfrusciante
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Vallo a fa oggi
Grazie al compagno @robertoboccagna / @politicallyretro
Cc @edoferrario @caterguz @mauriziocattelan
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Good morning
Opera del compagno C. Cianetti, che ringraziamo
#hipdem #hipster#meme #dank #onestà #dibattista #m5s #beppegrillo #buongiornissimo #buongiorno #Politica #dibba
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Quando I referendum sono troppi o troppo pochi
Segnalata dal Compagno R. Cappellotto
#Mentana #maratonamentana #la7 #catalogna #catalunya #referendum #barcellona #barcelona #Politica #1o
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Where is minniti playing in background
Opera del compagno L. Sardella, che ringraziamo
#hipdem #hipster#meme #fightclub #chuckpalaniuk #tylerdurden #film #cinema #gentiloni #merkel #Politica #ue #PD
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“Whatever Pippo say I am, that’s what I’m not”
Grazie al compagno G. Biagini per l'immagine
#articmonkeys #whateverpeoplesayiamthatswhatimnot #am #civati #indiecivati #Politica #meme #sinistra #left #altleft #hipdem #hipster #indie
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Dice che Di Maio sta arurolando un'armata per sconfiggere i Bolton
Opera del compagno G. Biagini, che ringraziamo
#hipdem#hipster #meme #gameofthrones #stannis #bolton #baratheon #melisandre #m5s #Politica #dimaio #deepmayo #Politica #primariem5s
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Te porto sotto ‘a luna
Grazie al compagno F. Scida per l'immagine
#liberato #gaiola #tutescurdateme #novemaggio #meme #anonimato #scajola #colosseo #meme #napoli #cuba #amiainsaputa #Politica
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Cómo y quién viste a nuevo presidente de Francia #suitsandshirts #emmanuelmacron #elegancia #politica #francia #modamasculina #sastreria En la Bio está el link
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Roman Emperor Julian was mortally wounded on 26 June 363 CE following a confrontation of Sassanid troops near the Persian city of Samarra (in modern day Iraq). Born in Constantinople in either 331 or 332 CE, Julian, whose given name was Flavius Claudius Julianus, was the half-brother to Constantine I, or Constantine the Great.
Growing up in Bithynia and later Cappadocia, Julian studied both classical and Christian writings, even becoming a lector for the Christian church for a brief period. His support of Neoplatonic ideas, though, among them an encouragement of paganism, was construed as anti-Christian and thus earned him the moniker “Julian the Apostate.”
His cousin, Constantius II, declared Julian the Caesar of the western provinces in 355 CE, however he intended Julian to act more as a figurehead than as a foundational political presence. Julian, however, revealed himself as a pivotal political player, so much so that he was declared Augustus by his troops while in Lutetia (modern day Paris) in 360 CE. This proclamation left Julian and Constantius II at loggerheads, however Constantius’ death in November 361 CE precluded a resolution to the conflict.
With Constantius II dead, Julian was declared the sole Augustus of the Roman Empire. He set out to reform government practices and do away with what he considered the wasteful policies of his predecessors. He also wished to regain the support of the eastern realms of the empire, whose loyalty had lain with Constantius II. This resulted in his final campaign into Persia to confront the Sassanid forces, a quest which would prove his downfall.
Further reading:
Adrian Murdoch, The Last Pagan: Julian the Apostate and the Death of the Ancient World(2008).
Portrait of Julian the Apostate, Son of Constantius. Capitoline Museums, Rome.
Male Portrait Head, Probably Julian the Apostate,350-400 CE. Archaeological Museum, Athens.
Priest of Serapis, Perhaps Julian the Apostate, 2nd-4th century CE. Musée de Cluny, Paris.
Portrait of Emperor Julian,4th century CE. Chalcedony. 9.2 cm in height. The State Hermitage Museum, Saint Petersburg.
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PEOPLE OF THE ANCIENT WORLD: Antipater (Macedonian Statesman)
ANTIPATER (c. 399-319 BCE) was a Macedonian statesman and loyal lieutenant of both Alexander the Great and his father Philip II of Macedon. As a regent in Alexander’s absence, Antipater subdued rebellions and mollified uprisings, proving his unwavering loyalty for more than a decade.
Unfortunately, a serious disagreement between the two led to a once trusted commander being implicated in the suspected poisoning of one of history’s greatest leaders.
Article by Donald L. Wassson on AHE
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“ Tutti i giurati portavano all’occhiello della giacca il distintivo del partito fascista; ma se a ciascuno di loro, confidenzialmente, fosse stato domandato se si sentiva fascista, con qualche esitazione avrebbe risposto di sì; e se la domanda gli fosse stata fatta ancor più confidenzialmente, dentro ristretta cerchia e aggiungendo un « veramente », uno - pare di poter dire - avrebbe nettamente risposto di no, mentre gli altri avrebbero evitato il sì: e non per prudenza, ma sinceramente. Non si erano mai posto il problema di giudicare il fascismo nel suo insieme, così come non se lo erano posto nei riguardi del cattolicesimo. Erano stati battezzati, cresimati, avevano battezzato e cresimato, si erano sposati in chiesa (quelli che si erano sposati), avevano chiamato il prete per i familiari morituri. E del partito fascista avevano la tessera e portavano il distintivo. Ma tante cose disapprovavano della chiesa cattolica. E tante del fascismo. Cattolici, fascisti. Ma mentre il cattolicesimo stava allora lì, fermo e massiccio come una roccia, per cui sempre allo stesso modo potevano dirsi cattolici, il fascismo no: si muoveva, si agitava, mutava e li mutava nel loro sentirsi - sempre meno - fascisti. Il che accadeva in tutta Italia e per la maggior parte degli italiani. Il consenso al regime fascista, che per almeno dieci anni era stato pieno, compatto, cominciava ad incrinarsi e a cedere. La conquista dell’Etiopia, va bene: benché non si capisse come mai ad un impero conquistato corrispondesse, per i conquistatori, un sempre più greve privarsi delle cose che prima, almeno per chi poteva comprarle, abbondavano. E poi: perché mai Mussolini era andato a cacciarsi nella guerra spagnola e in una sempre più stretta amicizia con Hitler?
E anche se si continuava a ripetere, sempre più straccamente, l’iperbole del dormire con le porte aperte, era quella porta aperta al Brennero che cominciava a inquietare: che magari non vi sarebbero affluite e dilagate le forze della devastazione e del saccheggio, ma pareva vi affluissero già e dilagassero gli stormi del malaugurio. Andava sempre peggio, insomma. E il « quieto vivere », la cui ricerca tanta inquietudine aveva dato nei secoli a coloro che vi aspiravano, cominciava a disvelarsi sempre più lontano e irraggiungibile. Il partito fascista diventava sempre più obbligante, nell’esservi dentro; e sempre più duro, nell’esservi fuori. “
Leonardo Sciascia,Porte aperte, Adelphi (collana Fabulan° 18), 1987¹; pp. 71-72.
<Siamo figli dell'epoca,
l'epoca è politica.
Tutte le tue, nostre, vostre
faccende diurne, notturne
sono faccende politiche.
Che ti piaccia o no,
i tuoi geni hanno un passato politico,
la tua pelle una sfumatura politica,
i tuoi occhi un aspetto politico.
Ciò di cui parli ha una risonanza,
ciò di cui taci ha una valenza
in un modo o nell'altro politica.
Perfino per campi, per boschi
fai passi politici
su uno sfondo politico.
Anche le poesie apolitiche sono politiche,
e in alto brilla la luna,
cosa non più lunare.
Essere o non essere, questo è il problema.
Quale problema, rispondi sul tema.
Problema politico.
Non devi neppure essere una creatura umana
per acquistare un significato politico.
Basta che tu sia petrolio,
mangime arricchito o materiale riciclabile.
O anche il tavolo delle trattative, sulla cui forma
si è disputato per mesi:
se negoziare sulla vita e la morte
intorno a uno rotondo o quadrato.
Intanto la gente moriva,
gli animali crepavano,
le case bruciavano e i campi inselvatichivano
come nelle epoche remote
e meno politiche>
“Figli dell'epoca”
Wisława Szymborska
The carefree lives of the ones above us [A vida despreocupada daqueles acima de nós], 2021.
3月のイカ [A lula de março], 2021.
