#libridaleggere
So so so happy for my first publication. “Biscotti al cacao” sarà disponibile in cartaceo e in eBook, a brevissimo! La sua uscita è imminente e io non vedo l’ora. Sono agitata, sono entusiasta, sono infinitamente grata di avere avuto questa possibilità.
Vi lascio la sinossi:
“Può un biscotto al cacao cambiare la vita di una persona? Rovesciarla da un lato all’altro, scompigliarla, sconquassarla, su e giù, sopra e sotto? Certo che no, è solo un biscotto. E Kassandra, studentessa universitaria con la testa ben piantata sulle spalle, non ha la minima intenzione di farsi distogliere dal suo obiettivo di laurearsi in fretta e di diventare una giornalista, da uno stupido biscotto. Ma se le venisse offerto da Cristian, il suo tutor di tirocinio bello e arrogante, sfuggente e misterioso, tutto potrebbe cambiare. Può un biscotto al cacao cambiare la vita di una persona? A volte sì.”
“Forse il mare è uno specchio del cielo. Forse per vedere il cielo bisogna entrare nel mare.”
- Libro:Teodoro:Melissa Magnani
“ Si una joven tiene belleza, nacimiento, educación, ingenio, sentido, modales, modestia y todo ello en forma extremada, pero no tiene dinero, no es nadie y es igual que si lo necesitara todo, porque el dinero es lo único que recomienda ahora a una mujer. Los hombres tienen todo el juego en su mano.”
- Libro:Moll Flanders-Daniel Defoe
Semplicemente.. una vicenda particolare raccontata in maniera semplice per spiegare un’esperienza comune a tutti: il ritorno alla paura, a ciò che ci ha spaventati durante la nostra infanzia, qualcosa che nemmeno ci ricordiamo ma per cui proviamo una grande attrazione. Un ritorno senza sangue.
Il libro è abbastanza corto, 100 pagine all’incirca, luogo e tempo imprecisati, nessuna introspezione psicologica dei personaggi: li conosciamo soltanto attraverso le loro vicende che vengono raccontate in modo oggettivo, come se fossero dei semplici fatti di cronaca, e sono quelle loro azioni che ci fanno capire il loro carattere, le loro paure, i loro pensieri.
Due capitoli.
Nel primo troviamo Manuel Roca, suo figlio e sua figlia Nina, la protagonista della storia. Vivono in una fattoria. Una vecchia Mercedes passa vicino alla fattoria. Arrivano quattro uomini. Sparano e uccidono Manuel Roca e suo figlio, mentre Nina è nascosta in una botola. Uno dei quattro uomini, Tito, trova la bambina rannicchiata sul fianco, con le mani nascoste tra le cosce. La lascia lì. Escono dalla fattoria. Il capo della banda dà fuoco alla fattoria. Nina si salva.
Nel secondo capitolo troviamo come protagonisti una vecchia signora, Nina e un vecchio che vende biglietti per la lotteria in un chiostro, Tito. I due personaggi si rincontrano, parlano del passato, Nina non se ne ricorda, sa solo quello che le hanno raccontato. Eppure si ricorda di Tito, quel giovane ragazzo che l’aveva trovata nella botola. Vanno in una stanza d’albergo, fanno l’amore.
Passano la notte insieme. Nina si tira le ginocchia verso il petto, stessa posizione che aveva quando stava nascosta sotto la botola. La posizione di una vecchia bambina. Dalla finestra si vede l’insegna rossa dell’albergo, che assomiglia ai bagliori di una casa in fiamme, che ricorda l’incendio da cui Nina si è salvata per miracolo. Ma lei non si ricorda niente, glielo hanno solo raccontato. Si ricorda solo di Tito.
Per concludere, ecco una delle frasi che meglio spiega il succo della storia: “Allora pensò che per quanto la vita sia incomprensibile, probabilmente noi la attraversiamo con l'unico desiderio di ritornare all'inferno che ci ha generati, e di abitarvi al fianco di chi, una volta, da quell'inferno, ci ha salvato. Provò a chiedersi da dove venisse quell'assurda fedeltà all'orrore, ma scoprì di non avere risposte. Capiva solo che nulla è più forte dell'istinto di tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell'istante per anni. Solo pensando che chi ci ha salvati una volta lo possa poi fare per sempre. In un lungo inferno identico a quello da cui veniamo. Ma d'improvviso clemente. E senza sangue.”
Una lettura da fare!!
- nora @onlylove-here