#lettura
Così, viaggiando nel tempo, nei giorni, conosci milioni di anime. Ci parli, sorridi, le guardi, di tanto in tanto ti fermi, ricambi gli sguardi. Poi però riprendi il tuo cammino. D'improvviso ne incontri una che stravolge il senso del tuo percorso per sempre, mobilita inevitabilmente le vecchie prospettive territoriali e oserei dire anche l'origine del tuo cielo, la direzione dei tuoi occhi. Dopodiché nulla sarà più maledettamente uguale. Mai più. E nel preciso istante in cui te ne accorgerai capirai perché da tutto il resto sei sempre andato via.
-Massimo Bisotti, La luna blu
“È proprio quando fai attenzione a non perderci la testa che,
probabilmente,
l'hai già persa.”
-A. De Pascalis
“Tutti possiamo provare un'attrazione, è abbastanza naturale;
ma pochissime persone hanno abbastanza cuore,
da essere davvero innamorati senza incoraggiamenti.”
-Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio.
«Il corpo pecca una sola volta e supera subito il peccato, perché l'azione è un modo di purificarsi. Allora non rimane più nulla, salvo il ricordo del piacere, o il lusso di un rimpianto. L'unico modo di liberarsi di una tentazione è abbandonarvisi. Resisti, e la tua anima si ammalerà del desiderio delle cose che si è proibite, di passione per ciò che le sue stesse mostruose leggi hanno reso mostruoso e illegale. Si è detto che i grandi avvenimenti dell'umanità si sviluppano nel cervello. Ed è anche nel cervello che si verificano i grandi peccati dell'umanità. Lei, signor Gray, lei stesso durante la sua purpurea gioventù, durante la sua candida adolescenza, ha avuto passioni che l'hanno spaventata, pensieri che l'hanno riempita di terrore, sogni e fantasticherie il cui semplice ricordo dovrebbe farla arrossire di vergogna…»
«Basta!» balbettò Dorian Gray, «basta! Lei mi sconvolge. Non so che cosa risponderle: c'è una risposta ma non la trovo. Non parli, mi lasci pensare. O, meglio, lasci che provi a non pensare.»
-Oscar Wilde (il ritratto di Dorian Grey)
“A volte l'uomo è straordinariamente, appassionatamente, innamorato della sofferenza.”
-Fëdor Dostoevskij
“Non temere gli addii
che non saranno:
accontentandoci,
dolcemente
su quell'uscio di baci
torneremo sempre
-come le rondini-
alla nostra
eterna primavera.”
-Luigi Romano, poesie erotiche per amanti russe.
Cómo leer en otros idiomas
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Un luogo sicuro
Certi libri sono come un luogo sicuro nel quale sai di poterti rifugiare quando ne hai abbastanza del mondo e ti serve un nascondiglio per riprendere fiato ed affrancarti dalla frenesia insensata di quel vivere che non è quasi mai all'altezza delle aspettative che avevi. Leggere è appartarsi, ripararsi, isolarsi dal resto, curarsi da ferite che stenterebbero a guarire se esposte alla luce. Leggere è starsene chiusi lì, nel silenzio che ti ammanta mentre tutto, là fuori, è inutile baccano.
“Le ragioni della nostra angoscia sono di due tipi: o vogliamo ma non possiamo, o possiamo ma non vogliamo.”
— Rosa Liksom; Scompartimento n. 6
So so so happy for my first publication. “Biscotti al cacao” sarà disponibile in cartaceo e in eBook, a brevissimo! La sua uscita è imminente e io non vedo l’ora. Sono agitata, sono entusiasta, sono infinitamente grata di avere avuto questa possibilità.
Vi lascio la sinossi:
“Può un biscotto al cacao cambiare la vita di una persona? Rovesciarla da un lato all’altro, scompigliarla, sconquassarla, su e giù, sopra e sotto? Certo che no, è solo un biscotto. E Kassandra, studentessa universitaria con la testa ben piantata sulle spalle, non ha la minima intenzione di farsi distogliere dal suo obiettivo di laurearsi in fretta e di diventare una giornalista, da uno stupido biscotto. Ma se le venisse offerto da Cristian, il suo tutor di tirocinio bello e arrogante, sfuggente e misterioso, tutto potrebbe cambiare. Può un biscotto al cacao cambiare la vita di una persona? A volte sì.”
e la cosa che mi fa più male è che non mi fa più male
Per altre poesie su Instagram, @la_squalificata
è più facile morire che vedere gli altri farlo
si può vivere con dignità ma non morirci
Ig: la_squalificata
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quei sogni non erano solo eloquenti, erano anche belli. Questo é un aspetto che é sfuggito a Freud nella sua teoria dei sogni. Il sogno non é soltanto una comunicazione (magari una comunicazione cifrata), ma anche un'attività estetica, che é di per sé un valore. Il sogno é la prova che immaginare, sognare ciò che non é accaduto, é tra i più profondi bisogni dell'uomo. Qui sta la radice del perfido pericolo del sogno. Se il sogno non fosse bello, sarebbe possibile dimenticarolo in fretta. Tereza, invece, tornava continuamente ai propri sogni, se li ripeteva dentro di sé, li trasformava in leggende. Tomàs viveva sotto l'incantesimo ipnotico della torturante bellezza dei sogni di Tereza.
- L'insostenibile leggerezza dell'essere, Milan Kundera
(Beatrice) Per un poco pazientò, poi disse:
«A cosa pensi? Rispondimi, poiché in te i tristi ricordi del peccato non sono ancora stati cancellati dall’acqua del Letè».
Dante Alighieri, La Divina Commedia, Purgatorio, canto XXXI
Lorenzo Pataro, Bruciare la sete, Controluna Edizioni, 2018
I could be anything in the world, but I wanted to be his.
Comunque grazie.
Grazie perché nonostante io non abbia più, purtroppo, il tempo per poter gestire questo blog come una volta.. Voi ci siete ancora!
Siete tutti bellissimi!
So che non aggiorno da mooolto tempo. So che non posto nemmeno foto (instagram compreso!). Ma c'è un piccolo dettaglio - no, questa volta non è la mancanza del computer.. Che continua a mancare! Questa volta il dettaglio è che sono mesi che non leggo, che vorrei prendere un libro e lo abbandono. È vero, potrei scrivere di altri libri letti in passato ma ho tante cose da fare. Stiamo sistemando casa perché presto saremo in tre, e se non leggo adesso che ho un po’ di tempo non oso immaginare quando nascerà. Spero possiate comprendere
“Non sempre scegliamo noi le situazioni in cui finiamo per ritrovarci.”
La luce alla finestra, Lucinda Riley
Semplicemente.. una vicenda particolare raccontata in maniera semplice per spiegare un’esperienza comune a tutti: il ritorno alla paura, a ciò che ci ha spaventati durante la nostra infanzia, qualcosa che nemmeno ci ricordiamo ma per cui proviamo una grande attrazione. Un ritorno senza sangue.
Il libro è abbastanza corto, 100 pagine all’incirca, luogo e tempo imprecisati, nessuna introspezione psicologica dei personaggi: li conosciamo soltanto attraverso le loro vicende che vengono raccontate in modo oggettivo, come se fossero dei semplici fatti di cronaca, e sono quelle loro azioni che ci fanno capire il loro carattere, le loro paure, i loro pensieri.
Due capitoli.
Nel primo troviamo Manuel Roca, suo figlio e sua figlia Nina, la protagonista della storia. Vivono in una fattoria. Una vecchia Mercedes passa vicino alla fattoria. Arrivano quattro uomini. Sparano e uccidono Manuel Roca e suo figlio, mentre Nina è nascosta in una botola. Uno dei quattro uomini, Tito, trova la bambina rannicchiata sul fianco, con le mani nascoste tra le cosce. La lascia lì. Escono dalla fattoria. Il capo della banda dà fuoco alla fattoria. Nina si salva.
Nel secondo capitolo troviamo come protagonisti una vecchia signora, Nina e un vecchio che vende biglietti per la lotteria in un chiostro, Tito. I due personaggi si rincontrano, parlano del passato, Nina non se ne ricorda, sa solo quello che le hanno raccontato. Eppure si ricorda di Tito, quel giovane ragazzo che l’aveva trovata nella botola. Vanno in una stanza d’albergo, fanno l’amore.
Passano la notte insieme. Nina si tira le ginocchia verso il petto, stessa posizione che aveva quando stava nascosta sotto la botola. La posizione di una vecchia bambina. Dalla finestra si vede l’insegna rossa dell’albergo, che assomiglia ai bagliori di una casa in fiamme, che ricorda l’incendio da cui Nina si è salvata per miracolo. Ma lei non si ricorda niente, glielo hanno solo raccontato. Si ricorda solo di Tito.
Per concludere, ecco una delle frasi che meglio spiega il succo della storia: “Allora pensò che per quanto la vita sia incomprensibile, probabilmente noi la attraversiamo con l'unico desiderio di ritornare all'inferno che ci ha generati, e di abitarvi al fianco di chi, una volta, da quell'inferno, ci ha salvato. Provò a chiedersi da dove venisse quell'assurda fedeltà all'orrore, ma scoprì di non avere risposte. Capiva solo che nulla è più forte dell'istinto di tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell'istante per anni. Solo pensando che chi ci ha salvati una volta lo possa poi fare per sempre. In un lungo inferno identico a quello da cui veniamo. Ma d'improvviso clemente. E senza sangue.”
Una lettura da fare!!
- nora @onlylove-here