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Mia madre a volte dice che ho l’anima tormentata di un poeta decadentista. Ma loro non erano come me, loro erano vivi, si godevano le loro vite con rischio e sregolatezza. Io invece sono indegna. E mi sento schiacciata da questo, perché io vogliocosì disperatamente essere come loro. Sono alla ricerca di quella Vita. E l’idea di dover aspettare, l’idea di essere ancora sola, di essere ancora informe, come una scultura appena sbozzata, mi fa male. Mi sento talmente… vuota, talvolta. Vuota e fragile, senza colore. 

Non sono una di loro. Non sono un ‘genio’. Non sono viva e non sono forte. Vorrei fare tante cose che al mio corpo attuale sembrano precluse. Vorrei fare del sesso occasionale. Vorrei che un ragazzo mi sollevasse per i fianchi e vorrei che mi prendesse in braccio e mi facesse girare. Vorrei andare al mare con lui e baciarlo sulla spiaggia, e non vergognarmi delle mie gambe e della mia pancia. Voglio sollevare i capelli sulla nuca e lasciare il collo libero senza preoccuparmi del rotolo di ciccia dietro al collo. Voglio essere magra. Voglio essere bella. Voglio essere quello che sento di essere. Voglio diventare la vera me, che sia degna di tutto questo. Che è qui dentro da qualche parte. Voglio sentirmi leggera. 

Basta complessi. Basta dolore. 

Basta. 

Ogni volta che mi verrà voglia di strafogarmi, di rinunciare alla mia ora di ginnastica, di arenarmi - ogni volta voglio ricordarmi di questo male. Questo desiderio. Voglio ricordarmi di me. Voglio essere quella che sono davvero e voglio che ogni volta che mi venga voglia di arrendermi - ogni volta voglio ricordarmi di questo, di quello che sto passando da quando avevo otto anni. Voglio essere forte. Non voglio che il cibo e la stanchezza mi controllino. Non voglio più soffrire, non per questo. Voglio cambiare, voglio tutto il mio potere per cambiare, per amarmi come meritodi amarmi. Perché è passato troppo tempo dall’ultima volta che mi sono voluta bene. Non riesco nemmeno a ricordare quand’è stato. Forse, a ben pensarci, non l’ho mai fatto. 

Ogni volta voglio ricordarmi di queste parole. Di quello che ho scritto qui, della mia anima sfracellata. Voglio avere la volontà di salvarmi. 

Voglio salvarmi

Forse averlo scritto lo renderà vero. Prego tutti gli dèi che conosco che sia così.

ho appena finito di guardare The Neon Demon, ed è PAZZESCO. Oltretutto mi sono follemente innamorata

ho appena finito di guardare The Neon Demon, ed è PAZZESCO. Oltretutto mi sono follemente innamorata della protagonista, Jesse alias Elle Fanning (e dire che finora l’attrice non mi è mai piaciuta) al punto che potrei considerarla come una specie di obiettivo da raggiungere. NWR, il regista, ha saputo darle il giusto ‘peso’, l’ha mostrata bellissima anche se non ha un viso classico (come detto, non mi piaceva molto finora).


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È talmente difficile far capire agli altri che questa è la mia vita. Che nessuno ha potere decisionale su quello che faccio perché questa vita è soltanto mia. Questo corpo è soltanto. A volte mi sembra che tutti cerchino di convincermi del contrario, che tutti cerchino di decidere come devo gestire la mia esistenza. Il mio corpo. La mia mente. Per quale ragione dovrei accettare una cosa simile? Per quale ragione dovrei lasciare che siano gli altri a decidere come devo curarmi di me stessa? Che senso ha?
È la mia vita. L'unica vita che ho.
Ho il diritto di farci quello che voglio.
È l'unica cosa che mi appartiene veramente.

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