#ho trovato te
Che bello che sei.
Che bello che sei
quando ci sei
che quando mi sei accanto
non lo so, però tutto diventa più bello;
quando sorridi se ti sorrido,
quando mi guardi e
ti perdi nei miei occhi.
Che bello quando mi guardi dormire
e io faccio finta di non accorgermene
perché in quel posto,
in quel momento mi sento al sicuro
e al riparo da tutto il resto.
Che bello che sei
quando ci sei
che mi lasci sfogare,
quando ascolti i miei silenzi
ed i miei sbalzi d’umore
provando a farmi ragionare.
Che bello che sei
quando mi sei accanto
quando ci sei per davvero
che mi dici “Ma cosa sei?!”.
Quando senza di me non sai stare,
quando metti da parte l'orgoglio
e fai di tutto per fare la pace.
Che bello che sei
quando mi baci e mi stringi forte,
quando durante la notte mi cerchi
e sbuffi se non ti considero.
Che bello che sei
quando mi baci dappertutto
e mi chiedi “Ma quanto ti amo io?”,
e continui perché
non ne hai mai abbastanza,
di me, di noi!
Quando devi andare,
ma rimarresti ancora un po’,
quando se devo andare,
mi preghi di restare
qualche altro minuto,
anche un altro soltanto.
Che bello che sei
quando mi abbracci
anche in mezzo agli altri,
quando mi guardi con gli occhi dell'amore,
e ti mordi il labbro.
Che bello che sei
quando facciamo l’amore,
che mi guardi e poi chiudi gli occhi,
che mi sfiori, che mi tocchi,
mi baci e mi mordi.
Che bello che sei,
che bello che ci sei per davvero.
Ho sempre pensato
che la distanza fosse
la cosa più brutta al mondo,
che dividesse e basta
facendone perdere la ragione
e la voglia di lottare.
Questa pandemia mi è servita a capire
che la distanza, infondo,
è solamente un numero di km
percorribile anche a piedi,
ti fa capire di chi realmente hai bisogno,
per chi vale la pena rimanere e aspettare
e ti insegna ad abbracciare
anche da molto lontano.
È vero, le prime settimane
sono state un tormento,
l’insonnia, il non sapere,
gli abbracci e i baci mancati,
i sabati passati a fare l’amore
diventati ormai lontani dall’abitudine,
e quelle videochiamate che
non volevo fare per paura
di piangere e crollare.
La tua mancanza mi ha resa
talmente fragile e vulnerabile,
che qualsiasi cosa era un buon pretesto
per sfogare la mia rabbia allontanandoti,
quando in realtà, l’unica cosa
che desideravo era un tuo abbraccio.
Poi però, solo grazie a te,
che non hai mai smesso di rassicurarmi,
ho stretto i pugni
e la fine dei giorni lontano da te
si fa sempre più vicina,
le giornate passano velocemente
quasi come se, il destino avesse fretta
di vederci di nuovo insieme.
Più passano e più sono felice
perché ho la stessa emozione dentro
che si ha al primo appuntamento,
battiti accelerati, sorriso a 32 denti
e voglia di abbracciarti senza lasciarti.
Quando dico che:
“tu per me sei casa”,
intendo dire che sei
proprio il posto in cui io
mi rifugerei,
l’unico posto in grado
di farmi sentire bene
e mai male,
anche nelle peggiori situazioni.
E so che la nostra non è stata
del tutto una relazione a distanza,
perché fortunatamente
ti ho sempre avuto vicino,
però credo che
chi non ha mai provato
quella sensazione di vuoto,
o mai fatto il conto alla rovescia
perché non vedeva l’ora di rivedersi,
o pensare a quanto una persona
la si desiderasse così tanto vicino,
per me, non sa cosa significhi amare.