#ti aspetto

LIVE

Ho deciso di iniziare una strada con te. Il nostro cuore è diviso da kilometri… Sono 249. Sono 3 ore. Sembrano pochissime. Ma sono 30 giorni in tua assenza. 30 giorni senza vedere il tuo sorriso quando sparo l'ennesima cavolata. 30 giorni senza sentire il tuo sorriso addosso che profuma di respiri e di parole. 30 giorni senza le tue mani sui miei fianchi e i tuoi occhi dentro i miei. Sono solo 30 giorni. Ma è in questi umili giorni che ho capito di aver perso completamente la testa per te e di essere ormai nel vortice del “mi manchi” e del “vorrei vederti adesso” . Non posso vederti adesso. E nemmeno domani.

Ma quando ti vedrò. Te lo giuro. Leggerai nei miei occhi quello che provo

“Io sono convinta che bisogna crederci, bisogna correre il rischio di essere illusi, bisogna correre il rischio di passare per ingenui ma bisogna crederci..”

-(Il mio diario segreto.)

Ho sempre pensato

che la distanza fosse

la cosa più brutta al mondo,

che dividesse e basta

facendone perdere la ragione

e la voglia di lottare.

Questa pandemia mi è servita a capire

che la distanza, infondo,

è solamente un numero di km

percorribile anche a piedi,

ti fa capire di chi realmente hai bisogno,

per chi vale la pena rimanere e aspettare

e ti insegna ad abbracciare

anche da molto lontano.

È vero, le prime settimane

sono state un tormento,

l’insonnia, il non sapere,

gli abbracci e i baci mancati,

i sabati passati a fare l’amore

diventati ormai lontani dall’abitudine,

e quelle videochiamate che

non volevo fare per paura

di piangere e crollare.

La tua mancanza mi ha resa

talmente fragile e vulnerabile,

che qualsiasi cosa era un buon pretesto

per sfogare la mia rabbia allontanandoti,

quando in realtà, l’unica cosa

che desideravo era un tuo abbraccio.

Poi però, solo grazie a te,

che non hai mai smesso di rassicurarmi,

ho stretto i pugni

e la fine dei giorni lontano da te

si fa sempre più vicina,

le giornate passano velocemente

quasi come se, il destino avesse fretta

di vederci di nuovo insieme.

Più passano e più sono felice

perché ho la stessa emozione dentro

che si ha al primo appuntamento,

battiti accelerati, sorriso a 32 denti

e voglia di abbracciarti senza lasciarti.

Quando dico che:

“tu per me sei casa”,

intendo dire che sei

proprio il posto in cui io

mi rifugerei,

l’unico posto in grado

di farmi sentire bene

e mai male,

anche nelle peggiori situazioni.

E so che la nostra non è stata

del tutto una relazione a distanza,

perché fortunatamente

ti ho sempre avuto vicino,

però credo che

chi non ha mai provato

quella sensazione di vuoto,

o mai fatto il conto alla rovescia

perché non vedeva l’ora di rivedersi,

o pensare a quanto una persona

la si desiderasse così tanto vicino,

per me, non sa cosa significhi amare.

Non sei mica come loro.
Hai ancora qualcosa che si muove, tu, dentro.
Loro sono induriti, perduti.
Ti sarai perso, ma indurito però no.
Ti occorre solo di venir trovato.

Charles Bukowski

Ecco come la perdi

Senza nemmeno rendertene conto

La perdi quando non scegli

Quando la fai sentire come un’opzione. La seconda, forse la terza. Addirittura la quarta.

La perdi quando la metti in un angolo.

Quando non ti impegni, quando tentenni come se avessi tra le mani una sorta di telecomando che salta da un programma all’altro perché non sai quale guardare.

Ma le persone non sono programmi televisivi e tu non hai nessun telecomando che le possa mettere in pausa mentre decidi.

La perdi giorno dopo giorno quando la lasci sola.

Quando sente che non può contare su di te perché non ci sei mai.

Quando non sente appartenenza, non sente reciprocità, non sente niente di tutto quello che dà un senso ad una relazione.

La perdi quando non dai tutto te stesso.

La perdi quando ti cerca e non ti lasci trovare. Quando inventi scuse patetiche o ridicole per giustificare i tuoi ritardi.

La perdi anche quando torni dopo averla lasciata per la centesima volta.

La perdi quando le fai sentire solo un oggetto di piacere per quando ne hai voglia.

E la perdi quando nonostante tutto, cerca di amare anche la tua ruvidezza, quando ti rifugi nel tuo guscio.

Quando vorrebbe che tu le asciugassi le lacrime di notte, che la stringessi a te, ma tu giri semplicemente dall’altra parte.

La perdi quando ti rifiuti di essere presente, quando non la lasci entrare negli angoli della tua mente.

Perché tutto ciò che vuole è la fusione delle vostre anime, sentire il potere dell’amore quando le vostre mani sono intrecciate.

La perdi quando non provi a capirla.

Quando non ti preoccupi di guardare il mondo dal suo punto di vista, quando la rimproveri per ogni parola che dice, anche quando cerca a tutti i costi di trovare un compromesso.

La allontani sempre di più quando ridi delle sue paure, quando le fai sentire che è pazza per ciò prova e quando ti svincoli completamente dalla discussione.

L’hai delusa trattandola come se fosse inferiore, mentre pensava che la ritenessi tua pari.

Ma ecco come puoi trattenerla

La trattieni nella tua vita quando l’ascolti. Quando comprendi la sua vulnerabilità e l’abbracci invece di girarti dall’altra parte del letto.

La trattieni quando le parli, quando riconosci che una relazione è una strada a doppio senso. Quando le dai, senza che lei ti chieda.

La trattieni quando la sostieni, quando si sente sicura al suo fianco, quando le dici che affronterete insieme tutti i mali del mondo.

La trattieni quando le dai tutto.

Quando non la lasci sola sulla scogliera della sua emotività, quando le chiedi scusa e sei sincero.

Quando le confessi le tue più grandi paure e le tue più belle speranze.

Quando non metti barriere tra voi e vi asciugate reciprocamente le lacrime.

La trattieni quando lei ti sceglie.

Quando le mostri il tuo amore, la tua devozione, quando la riempi di piccole attenzioni .

Quando i sentimenti non sono solo parole, ma azioni, atteggiamenti.

Quando le dimostri che non è un’opzione, ma la tua priorità.

La trattieni quando è la prima mano che afferri nel buio.

Quando decidi.

Quando le fai capire che la tua casa, è nel suo cuore.

Se tardi a trovarmi, insisti,

se non ci sono in un posto,

cerca in un altro,

perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te.


Walt Whitman, Canto di me stesso

loading