#distanza
Perché le persone che ti capiscono davvero sono sempre così lontane?
«buonanotte tesoro. Mi manchi»
Ho paura. Ho paura che questo Covid ci terrà separati ancora a lungo
Fottuta distanza.
-546km
131121
«Non ho voglia di andare a casa. È vuota. Tu non sei qui.»
E il mio cuore in pezzi
07.11.21
Vermiss dich so viel
27.10.21
…
09/04
Il giorno del mio compleanno piango sempre: è una costante da quando io mi ricordi. Non importa da quanto tempo io abbia la faccia completamente asciutta, so che il 9 aprile di ogni anno la inzupperò con le lacrime più amare che i miei occhi possano produrre. Questo perché non lo so bene nemmeno io, ma credo che sia a causa di un sentimento di inadeguatezza molto forte che con gli anni non perde potenza - anzi, si moltiplica per se stesso più e più volte, ingrandendosi, rubandomi spazio. Ogni 365 giorni che passano mi ricordo - volente o nolente - quanto la bolla in cui sento di vivere (la mia “campana di vetro”) inspessisca i contorni e sfochi la mia figura agli occhi delle altre persone. Più il tempo passa, più è complesso riconoscermi in me e in chi mi guarda, in chi con me vive e interagisce e pensa. La distanza è quella che ogni anno mi strizza il cuore e mi fa piangere sangue: la stessa distanza che mi è impossibile colmare. Il dolore che questo mi provoca non è dicibile per me, e in questo giorno riesco a esprimerlo solo così: espellendolo.
Ho sempre pensato
che la distanza fosse
la cosa più brutta al mondo,
che dividesse e basta
facendone perdere la ragione
e la voglia di lottare.
Questa pandemia mi è servita a capire
che la distanza, infondo,
è solamente un numero di km
percorribile anche a piedi,
ti fa capire di chi realmente hai bisogno,
per chi vale la pena rimanere e aspettare
e ti insegna ad abbracciare
anche da molto lontano.
È vero, le prime settimane
sono state un tormento,
l’insonnia, il non sapere,
gli abbracci e i baci mancati,
i sabati passati a fare l’amore
diventati ormai lontani dall’abitudine,
e quelle videochiamate che
non volevo fare per paura
di piangere e crollare.
La tua mancanza mi ha resa
talmente fragile e vulnerabile,
che qualsiasi cosa era un buon pretesto
per sfogare la mia rabbia allontanandoti,
quando in realtà, l’unica cosa
che desideravo era un tuo abbraccio.
Poi però, solo grazie a te,
che non hai mai smesso di rassicurarmi,
ho stretto i pugni
e la fine dei giorni lontano da te
si fa sempre più vicina,
le giornate passano velocemente
quasi come se, il destino avesse fretta
di vederci di nuovo insieme.
Più passano e più sono felice
perché ho la stessa emozione dentro
che si ha al primo appuntamento,
battiti accelerati, sorriso a 32 denti
e voglia di abbracciarti senza lasciarti.
Quando dico che:
“tu per me sei casa”,
intendo dire che sei
proprio il posto in cui io
mi rifugerei,
l’unico posto in grado
di farmi sentire bene
e mai male,
anche nelle peggiori situazioni.
E so che la nostra non è stata
del tutto una relazione a distanza,
perché fortunatamente
ti ho sempre avuto vicino,
però credo che
chi non ha mai provato
quella sensazione di vuoto,
o mai fatto il conto alla rovescia
perché non vedeva l’ora di rivedersi,
o pensare a quanto una persona
la si desiderasse così tanto vicino,
per me, non sa cosa significhi amare.
Mi va bene anche il disordine,
purché sia il tuo,
mi va bene litigare,
purché si finisca sempre
a fare la pace,
io e te.
Mi andrebbe bene anche
guardarti giocare alla play
tutte le sere,
o guardare le tue serie tv preferite,
purché io stia lì,
nel divano con te
e non con qualcun altro.
Mi andrà bene qualsiasi cosa
a patto che a tenermi la mano
ci sarai sempre e solo tu.
Hai gli occhi che sorridono,
ti sorridono tanto
ed io amo i tuoi occhi,
perché parlano ed esprimono più
di quello che tu
solitamente dici a parole;
gli altri hanno due occhi e basta
e non sono meravigliosi per niente,
non sono speciali.
Nessuno ha due labbra che
si muovono così bene
quando pronunciano
“Ti amo”.
Nessuno ha quello che tu hai,
il tuo modo di fare,
di farmi ingelosire,
il tuo modo di camminare,
di prendermi la mano e stringerla
per paura di perderla.
Avranno anche qualcosa in più,
ma non hanno te,
che rimbocchi le coperte
e riempi di baci prima di addormentarti.
Non voglio altro dalla vita,
non voglio altro respiro,
altro sorriso,
altri sguardi,
altre labbra.
Ho esattamente tutto quello
di cui ho bisogno
per stare bene,
e se stiamo insieme
sto bene.
“Quante volte mi é mancato il coraggio di dire quello che provavo? Quante volte ho cambiato discorso per spostarlo dove non avrei avuto paura della reazione degli altri? E oggi tra me e le persone della mia vita ci sono distanze che non si limitano ai chilometri. Ci sono distanze diverse, che difficilmente si possono colmare, perché a dividerci ci sono le cose che non si dicono e come loro credono che io stia. Le loro sono vite in cui un sorriso é il risultato del loro star bene. La mia è una vita dove tanti sorrisi non hanno portato a nessun risultato. E oggi, anche se spesso vorrei farlo, non riesco a dire la verità sulle mie emozioni senza inciampare.”
Altro-ego
Amavo ascoltarti, l'avrei fatto per ore e mentre mi parlavi ti guardavo. Ti guardavo come si guarda qualcosa che si sa già che ci mancherà. Troppo esile ed indeciso per durare. Un punto fermo che non c'è. Ti guardavo come si guarda il tramonto, come quando per strada d'inverno si cerca il mare dal finestrino della macchina. Ti guardavo come si guarda un treno appena perso, sperando ancora che si fermi e che si aprano le porte.
Altro-ego
Finché avrò forza dentro alle mie gambe
Ti cerco tra i vicoli stretti, le piazze da qualsiasi parte
00:44..
““A domani” era la promessa più bella che mi facevi… voleva dire che anche il giorno dopo ci saremmo sentiti e che la notte non avrebbe cambiato niente.”
Eppure è cambiato, è cambiato tutto.
La notte si è fatta più lunga, siamo cresciuti, sono cresciuta, e tu sei andato via.
Ci sono persone che ti tornano in mente dopo mesi, o addirittura anni, ma la loro assenza fa male come il giorno dopo in cui le hai perse.
Forse ho bisogno di te. Di te che sei andata via quando avevi giurato di restare, di te che mi hai fatta male come nessun'altra ha mai potuto fare.
@abissidiparole
Solo tu potevi cancellare questi mesi che c’hanno tenuto lontano.
“Se tu non mi ami, non importa, sono in grado di amare per tutti e due.”
Ernest Hemingway, Per chi suona la campana.
Mi concedi un posto nel tuo cuore
ma non nella tua vita.
Allora ti avverto che là dentro
farò un tale casino
che il cuore rivelatore di Poe
sarà al confronto
un cuore silenzioso.
Michele Mari, Cento poesie d'amore a Ladyhawake.
“Chissà se un giorno, guardando negli occhi di chi ti avrà dopo di me cercherai qualcosa che mi appartiene.”
Pablo Neruda.