#insicurezza
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essere sensibili è tremendamente pesante:
ti offendi facilmente
cambi umore per piccole cose
sei costantemente insicuro
non riesci ad aprirti
ti affezioni troppo
ci metti mesi a lasciarti tutto alle spalle
ma abbiamo anche dei difetti
Certe volte voglio solo non essere dove sono
Tu
Se potessi tornare indietro
Tornerei sicuramente a quella sera
Alle nostre birre di troppo
Agli sguardi sfuggenti
Alle partite di beer pong
Ai balli divertenti
Se potessi tornare indietro
Accetterei nuovamente la tua mano per un ballo e la terrei salda alla mia
Ti guarderei negli occhi e cambierei le carte in tavola
Forse arrossirei lo stesso, quello non potrei evitarlo
Se potessi tornare indietro a quella sera
urlerei alla vocina nella mia testa che sono abbastanza e che tu provi qualcosa di sincero per me
Abbatterei il muro delle mie insicurezze e ti risponderei che si potremmo baciarci e anzi proprio dovremmo baciarci
E che no, non siamo troppo ubriachi per farlo perché in fondo era da tempo che aspettavamo questo momento
È solo che siamo due stupidi io e te
Fingiamo di non sentire
Quel che è evidente che sentiamo
Smettiamola
Smettiamola subito
Se potessi tornare indietro a quella sera
Non staccherei i miei occhi dai tuoi nemmeno per un secondo
Non lascerei andare le tue braccia nemmeno se ci fosse un terremoto
E avanzerei la proposta di un secondo ballo solo per rimanere stretta a te per un altro po’
Solo per fermare il tempo per qualche altro attimo
E sentire il mio cuore in pace col tuo
Ho paura, devo confessarlo. Ho paura che il sentimento che ci lega sia solo attrazione fisica mista a un po’di chimica e che svanisca con lo scorrere del tempo. Vorrei che ti innamorassi dei miei difetti non dei miei tratti, della mia timidezza non solo del mio viso. Vorrei che ti innamorassi della mia gentilezza, delle mie costanti insicurezze, della mia voglia di viaggiare ed esplorare il mondo. Ho paura, paura di sbagliare ad aprirti il mio cuore. Ho paura di rimanere nuovamente delusa ed essere consapevole, guardandomi dentro, di essere stata troppo precipitosa nell’ esprimere i miei sentimenti. Ho paura di donarmi e non essere abbastanza. Ho paura di donarmi e deludere le tue aspettative. Ho paura di amare. Ho paura di amarti.
Ricordo quando tutto mi toccava. Qualsiasi parola, magari detta anche da uno sconosciuto, apriva in me una serie di domande, dubbi, paure, incertezze. Mi spingeva ad analizzarmi costantemente, a pensare molto. A pensare troppo.
Ricordo quando non ero aperta al mondo. Quando vedevo il pericolo ovunque e in tutti. Ma poi improvvisamente sembrava che tutto stesse accadendo solo nella mia mente. Mi ferivo pensando che gli altri mi stessero ferendo.
Col tempo ho capito che necessitiamo di fare una distinzione tra le cose che non dovrebbero nemmeno sfiorarci e le cose che dovrebbero toccarci ed aprirci l'anima.
Non puoi permettere a qualsiasi cosa, situazione o persona di aprire una ferita dentro di te. Ma puoi permettere agli altri di ferirti facilmente dal momento in cui sei il primo a non credere in te stesso.
Finisci così per ritrovarti lacerato dalle tue insicurezze.
Mi ricorda tanto il padre di Chester in “Due fantagenitori” che indossava sempre quel sacchetto sulla testa.