#malinconia

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vorrei che ritornassero le mani intrecciate,

come intimo connubio tra due anime amanti,

i respiri mescolarsi sotto il cielo avvolgente,

le notti passate a guardarsi negli occhi,

bramosi di una cieca intimità.

respirisfuggenti

lungo i lineamenti di quel volto si celava un drappo di cielo, di inestimabile valore, che il mondo nascondeva agli occhi bramosi.

respirisfuggenti

rammento cospicue sonorità della tua voce,

che mi riportano all'asprezza di quei giorni grigi

dove il tempo sembrava scorrermi lungo le dita

e beffarsi di me.

respirisfuggenti

abbandono i miei punti di riferimento,

siete fuori dai miei schemi.

respirisfuggenti

guarderò un tramonto che mai più si rifletterà nei tuoi occhi,

poi quando mi volterò non ci sarai più.

respirisfuggenti

l'unica cosa di cui ho paura

è sentirmi cucito questo vuoto

che cattura dentro di sé

ogni parte di me.

respirisfuggenti

“Se in questo momento della tua vita, ti capita spesso di fermarti a fissare il vuoto e a domandarti se tu sia realmente felice, probabilmente hai già la risposta.”

- Chiara

Notti insonni… Pavese&vangogh&turgenev Italia&Amsterdam&Russia

Notti insonni…
Pavese&vangogh&turgenev
Italia&Amsterdam&Russia


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Buon Natale, dopotutto

È sempre stato un giorno difficile per me, il Natale. Con una famiglia d'origine alla costante deriva da una vita, il bisogno di festeggiare da una parte e la mia tendenza ad immalinconirmi in questi periodi, l'imperativo di essere felici che mi pareva una forzatura ridicola… Ora è diverso, o almeno sta cambiando e non c'è un motivo preciso, o almeno non ce n'è soltanto uno. Ho capito, con gli anni, che non devo concedere a certe situazioni il potere di ammantare di tristezza i miei giorni, per esempio. E ho compreso che la famiglia non è sinonimo di genetica ma anche di scelta. Non è colpa mia se alcune cose non vanno ed anzi, ho dei meriti per quel che invece funziona a meraviglia. Ho di che essere felice, l'ho sempre avuto ma ora c'è una consapevolezza che prima non c'era. E dunque che stiano a distanza coloro la cui presenza è motivo di malinconia, che affoghino nel malumore mentre io scelgo una felicità di cui so di esser degno. Buon Natale tra i sorrisi di oggi ed il fastidio di ieri, buon Natale a chi non frega un accidente di un giorno che a tutti gli effetti è come gli altri, buon Natale a chi ritiene di aver qualcosa da celebrare ma, dopotutto, buon Natale a me. Che sono sempre lo stesso eppure sono diverso, che ho perso alcuni sogni ma ne ho raccolti tanti altri per la strada che mi ha portato sino a qui, a cullarmi fra le mie certezze e a rallegrarmi di avere attorno chi mi fa star bene. Sì, buon Natale a voi e buon Natale anche a me, finalmente.

“Quante volte mi é mancato il coraggio di dire quello che provavo? Quante volte ho cambiato discorso per spostarlo dove non avrei avuto paura della reazione degli altri? E oggi tra me e le persone della mia vita ci sono distanze che non si limitano ai chilometri. Ci sono distanze diverse, che difficilmente si possono colmare, perché a dividerci ci sono le cose che non si dicono e come loro credono che io stia. Le loro sono vite in cui un sorriso é il risultato del loro star bene. La mia è una vita dove tanti sorrisi non hanno portato a nessun risultato. E oggi, anche se spesso vorrei farlo, non riesco a dire la verità sulle mie emozioni senza inciampare.”

Altro-ego

Amavo ascoltarti, l'avrei fatto per ore e mentre mi parlavi ti guardavo. Ti guardavo come si guarda qualcosa che si sa già che ci mancherà. Troppo esile ed indeciso per durare. Un punto fermo che non c'è. Ti guardavo come si guarda il tramonto, come quando per strada d'inverno si cerca il mare dal finestrino della macchina. Ti guardavo come si guarda un treno appena perso, sperando ancora che si fermi e che si aprano le porte.

Altro-ego

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