#ho bisogno di te

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giurami che cercherai di stare qui

anche se vorrai strappartimi di dosso

anche se perdo la testa e divento uno stronzo

— Gazzelle; Belva

Non credo che

la sensazione che provo

al tocco delle tue mani

sulla mia pelle abbia un nome,

anche perché

è una sensazione mai provata prima,

e mi fa stare bene.

Sei sempre stato

tutto ciò che di più bello

si potesse ricevere nella vita,

e cosa mi piaccia di te

o il motivo per il quale io

mi sia così tanto legata a te,

non me lo sono mai chiesta,

perché sapevo in cuor mio

che con te avrei superato ogni paura,

sapevo che il tuo essere così premuroso

mi avrebbe fatta sentire protetta

e al sicuro.

Ti volevo e basta.

Quando ti chiedo “quanto mi ami?”,

te lo chiedo perché amo da morire

il fatto che tu mi stringa tra le braccia

e mi dica “più di quanto mi ami tu”,

perché è vero, io lo so,

sopporti le mie lune storte,

stai dietro ad ogni mio capriccio,

mi rendi felice per evitarmi il broncio,

ma queste sono solo le piccole cose,

‘ché tu fai molto di più,

ma a parole non è facile

descrivere quello che provo ogni volta

che tu mi guardi,

o come mi fai sentire ogni volta

che facciamo l’amore.

E non so come fai,

però anche le tue parole,

o la tua voce mi rassicurano.

Ed io ho bisogno di tutto questo,

ho bisogno di te nella mia vita,

ho bisogno degli abbracci

e dei tuoi sorrisi.

E poi hai quel non so cosa

che mi tranquillizza,

anche quando ti infili tra le mie braccia

come se volessi sentirti rassicurato

per far sì che io rimanga lì per te.

Ma devi sapere,

anche se te lo ripeto sempre,

che anch’io ho bisogno di te

qui accanto a me,

e che sei tu la persona

con cui desidero passare

il resto della mia vita,

tu e nessun altro.

Perché tu, così come sei

sei il posto dove io più

riesca a sentirmi al mio posto.

Tenevo conto delle tue parole in silenzio e nel profondo ci restavo male, perché fregarsene é un modo di affrontare la vita che io non ho mai capito.

Spesso ho detto “non me ne importa niente” quando non era vero. Rimanevo ferma a guardare fisso un punto lontano e quando spostavo lo sguardo speravo che gli occhi di chi mi aveva ferito fossero ancora lì, su di me.

Spesso ho mentito a me stessa credendo di essere d'accordo con le decisioni che prendevo. Quindi semplificavo immensi messaggi, abbracciavo con gli occhi e amavo in silenzio per paura che la risposta potesse essere un rifiuto.

Non volevo farmi del male, e invece me ne facevo più di tutti. Ero diffidente. Capitava spesso.

Altro-ego

“Quante volte mi é mancato il coraggio di dire quello che provavo? Quante volte ho cambiato discorso per spostarlo dove non avrei avuto paura della reazione degli altri? E oggi tra me e le persone della mia vita ci sono distanze che non si limitano ai chilometri. Ci sono distanze diverse, che difficilmente si possono colmare, perché a dividerci ci sono le cose che non si dicono e come loro credono che io stia. Le loro sono vite in cui un sorriso é il risultato del loro star bene. La mia è una vita dove tanti sorrisi non hanno portato a nessun risultato. E oggi, anche se spesso vorrei farlo, non riesco a dire la verità sulle mie emozioni senza inciampare.”

Altro-ego

Io non posso più tornare. Ho fatto fin troppo. Non mi sto arrendendo, ma non posso continuare a rincorrere chi non vuole fermarsi ad aspettare me.

Ma chi voglio prendere in giro? Tu mi hai dimenticata e non valgo più nulla. Guardiamo in faccia la realtà: tu non tornerai.

Sento più il bisogno di vedere te che stare solo.

— Khalos Moscato

Non sei mica come loro.
Hai ancora qualcosa che si muove, tu, dentro.
Loro sono induriti, perduti.
Ti sarai perso, ma indurito però no.
Ti occorre solo di venir trovato.

Charles Bukowski

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