#lacrime

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“Ci eravamo incontrati perché doveva succedere, e anche se non fosse stato quel giorno, prima o poi ci saremmo sicuramente incontrati da qualche altra parte.”

Haruki Murakami,Norwegian Wood.

“ E non nascondere le lacrime che tanto scendono in basso,

tu falle cadere fino a che non diventano fango,

poi ritorna in quel posto:

ci sarà una rosa e sarà maggio. “

— Ultimo, Poesia Senza Veli

Perché?

Perché non sono mai stata degna del dialogo come lo era lui ? Perché non mi hai mai chiesto come stessi mentre il suo benestare era il tuo perno giornaliero ? Forse per te non merito la stessa rilevanza o forse, come ripeti sempre, per te sono davvero sono solo un peso economico.. Eppure, sai, per farti pesare meno i costi ho lavorato. Ho messo i soldi di lato per il computer e per il guardaroba nuovo.. Avevo cominciato a lavorare per renderti fiero di me, così almeno, secondo la mia testa, ti saresti vantato di aver avuto una figlia che col sudore della propria fronte si fosse pagata metà diciottesimo compleanno.. Non ho voluto tutte le frivolezze della mia età per farti risparmiare mentre lui ha sempre ottenuto tutto.. Perché lui è degno di aver avuto 2 macchine e un motore e io non sono degna di nemmeno di un come stai? Forse perché come dice la mamma “Papà si voleva fermare al maschio” Forse se fossi nata maschio mi avresti amato di più? È così papà? Beh credo che non saprò mai la risposta ma spero un giorno di non commettere i tuoi medesimi errori.. Mi hanno sempre insegnato che dagli errori si può imparare e tu l'hai fatto… Mamma mi ha detto che nonno preferiva la zia a te solo perché reputata “esuberante” e quindi meritevole di attenzioni… Forse è per questo che adesso non guardi me ma lui, forse il mio carattere ti sembra simile al suo e per questo mi odi.. Sappi però che io non ti odio, anzi, sono triste.. Triste del fatto che hai riversato il tuo passato su di me, triste del fatto che alzare le mani ti faccia sentire maschio alfa, triste del fatto che quando avrai bisogno di me probabilmente sarò io, stavolta, a voltarti le spalle

~Piuma

Ti ho detto che me ne sarei andata

e tu non hai fatto nulla,

non hai detto una parola.

Non ne sono mai valsa pena.

-Stillhere24

Ho pensato di lasciarti andare almeno cento volte poi però altre centouno a convincermi a non andare.

-Stillhere24

Sono passati giorni,

settimane, mesi.

Sono passate canzoni

e un’ Estate intera

ma niente.

Tu non sei passata.

-Stillhere24

A un certo punto facciamo

ciò che non avremmo mai voluto,

che non avremmo mai pensato.

Vogliamo farci del male.

Diventiamo quello che

abbiamo sempre odiato.

-Stillhere24

Non chiedevo nulla, solo qualche attenzione in più. Chiedevo di essere ricambiata, ricevere anche io tutto ciò che ero disposta a dare, chiedevo di essere amata come non mai. Ma forse chiedevo troppo, sì.

-Stillhere24

Cari mamma e papà,

eccomi qua a scrivere altre parole che non avrei mai il coraggio di pronunciare ad alta voce, trattengo l’ennesima volta le lacrime copiose che vorrebbero solo rigare il mio viso per non farmi vedere mentre piango, perché voi questa mia debolezza e sensibilità l’avete sempre condannata. Mi è difficile comprendere con quanta facilità riusciate a ferirmi, mi è difficile comprendere pienamente l’effetto che i vostri gesti hanno sulla mia vita, mi è difficile comprendere perché non mi senta mai pienamente amata o compresa. Mamma, spesso mi ritrovo a pensare a tutti quegli abbracci che non ci siamo mai date e non ci daremo mai, l’altro giorno in un momento per me di estremo malessere mentale ti ho chiesto solo una cosa, volevo la tua mano stretta nella mia e neanche quello mi hai voluto concedere. Papà, ogni volta che cerco di dirti qualcosa che non sia relativo alla quotidianità, mi ignori spazientito o mi lanci uno di quegli sguardi freddi che mi fanno tremare le ossa. Voi le dimostrazioni d’affetto non le avete mai ricevute crescendo, avete sempre combattutto per tutto nella vita e siete sempre stati autonomi. Questo carattere non appartiene invece a me, che affetto in voi ho sempre cercato costantemente da una vita. Un solo “ti voglio bene” potrebbe fermare le mie lacrime o forse aumentarle, perché sarebbe la prima volta che sentirei quelle parole pronunciate dalle vostre labbra. 

E quanto coraggio ci vuole a lasciar andare qualcosa che vuoi a tutti i costi?

-me

Comunque non fa niente.
Sto bene davvero.
Magari stasera crollerò.
Ma fa niente

Vanno via tutti.

Mi sento triste perché mi hanno sempre detto “sii forte” e non “piangi, se vuoi”, come se lo scopo ultimo fosse solo mostrarsi capaci e sorridenti, non stare bene per davvero.

Altro-ego

Tenevo conto delle tue parole in silenzio e nel profondo ci restavo male, perché fregarsene é un modo di affrontare la vita che io non ho mai capito.

Spesso ho detto “non me ne importa niente” quando non era vero. Rimanevo ferma a guardare fisso un punto lontano e quando spostavo lo sguardo speravo che gli occhi di chi mi aveva ferito fossero ancora lì, su di me.

Spesso ho mentito a me stessa credendo di essere d'accordo con le decisioni che prendevo. Quindi semplificavo immensi messaggi, abbracciavo con gli occhi e amavo in silenzio per paura che la risposta potesse essere un rifiuto.

Non volevo farmi del male, e invece me ne facevo più di tutti. Ero diffidente. Capitava spesso.

Altro-ego

“Quante volte mi é mancato il coraggio di dire quello che provavo? Quante volte ho cambiato discorso per spostarlo dove non avrei avuto paura della reazione degli altri? E oggi tra me e le persone della mia vita ci sono distanze che non si limitano ai chilometri. Ci sono distanze diverse, che difficilmente si possono colmare, perché a dividerci ci sono le cose che non si dicono e come loro credono che io stia. Le loro sono vite in cui un sorriso é il risultato del loro star bene. La mia è una vita dove tanti sorrisi non hanno portato a nessun risultato. E oggi, anche se spesso vorrei farlo, non riesco a dire la verità sulle mie emozioni senza inciampare.”

Altro-ego

Amavo ascoltarti, l'avrei fatto per ore e mentre mi parlavi ti guardavo. Ti guardavo come si guarda qualcosa che si sa già che ci mancherà. Troppo esile ed indeciso per durare. Un punto fermo che non c'è. Ti guardavo come si guarda il tramonto, come quando per strada d'inverno si cerca il mare dal finestrino della macchina. Ti guardavo come si guarda un treno appena perso, sperando ancora che si fermi e che si aprano le porte.

Altro-ego

I primi mesi sono i più difficili, ma dopo un po’ il dolore si allevia.

Ci si abitua all'assenza di certe persone.

Altro-ego

Le ore comprese fra

la mezzanotte e le 6 di mattina

hanno la curiosa abitudine

di farti sentire

o sulla vetta più alta del mondo

o sotto terra.

Chiedo alle stelle perché solo gli attimi felici durano poco

-Nick Sick,Chiedi Alle Stelle

una persona è qualcosa che se ne va

(La prima goccia ti bagna il viso).

(La seconda tutto quello che ti è rimasto dentro).


Non so esattamente cosa sia una preghiera.

So ascoltare il mio cuore con attenzione, so cadere nell’erba, inginocchiarmi nell’erba, so starmene in ozio, so andare a zonzo per ore.

È quel che oggi ho fatto tutto il giorno.

Che altro avrei dovuto fare.

Non è vero che tutto muore prima o troppo presto.


(La terza goccia erano finalmente lacrime).

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