#depressione

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Giovedì sono stata dimessa da un ospedale psichiatrico, dopo un mese e mezzo di ricovero. Non è un bel modo per cominciare una presentazione, ma in questo periodo della mia vita neuropsichiatri, terapeuti e ospedali sono diventati la mia normalità e purtroppo non riesco a scindere questa parte di me dal resto. Ho 17 anni e sono una ragazza di Roma, faccio il quarto anno di liceo e convivo con un disturbo depressivo maggiore, autolesionismo e con le voci nella mia testa che mi dicono di uccidermi da più di un anno. Mi sono comprata un taccuino Moleskine nero e ho cominciato a scrivere, per me. All'inizio ci scrivevo solo pezzi di canzoni, brani di libri, frasi, di altri poi ho cominciato a stare male e ho iniziato a raccontarmi e a cercare di capire, di spiegare il mio dolore, vomitando parole, mie. Durante il mio primo ricovero, dopo il mio primo tentato suicidio, fra le attività che facevamo c'era scrittura e poesia, lì, grazie all'insegnante, ho trovato un luogo dove poter affrontare argomenti dolorosi e riuscire a scrivere, piangendo, ma riuscire a scrivere, dove condividere quello che scrivevo, senza mai essere giudicata, dove ho trovato persone che soffrivano come me, con cui ho pianto ascoltando una poesia e dove ho trovato un'ancora di salvezza anche dopo la dimissione, tornando il pomeriggio in diurno. Ho cominciato a scrivere sempre di più, pensieri, racconti, quello che vedevo e anche poesie, che non avevo mai scritto.
A me piace la matematica, l'astronomia, la poesia, i libri, le case vittoriane, le serie tv, l'inverno, la danza classica, Melanie Martinez, il metal, i Twenty One Pilots, il francese, Troye Sivan, la storia dell’ 800 e del 900, Le Luci della Centrale Elettrica, il Natale, Lana del Rey, le sigarette Gauloises, Halsey.
Dopo il ricovero mi sto riabituando alla vita, con la scuola e tutte le cose così semplici che vanno fatte nella giornata che la depressione mi fa vedere come troppo difficili per me, come parlare con le persone, alzarmi la mattina, cercare di non dormire il pomeriggio, non piangere perché tutto mi spaventa o perché sono troppo triste e non so come affrontare la giornata senza esserne travolta.
La depressione è difficile da capire, l'autolesionismo di più e dire che sento le voci può far pensare che io sia pazza, se avete cose cattive da dirmi vi prego di pensarci, pensate a quanto sia difficile vivere con questo disturbo. Vi prego di provare a capire, ad informarvi, non per me, ma perché qualcuno a voi caro potrebbe soffrire come me e ha paura a chiedere aiuto. 1 persona su 6 avrà almeno una crisi depressiva nel corso della propria vita. Ora basta fare pubblicità progresso, qui scriverò di me, della vita e della mia vita con il mio disturbo, dei poeti vicini al mio dolore, dei miei scrittori preferiti e di Ana a volte mia amica, a volte mia ingannatrice.
Da grande vorrei diventare una matematica, una scrittrice o un'astronoma.

“Ci eravamo incontrati perché doveva succedere, e anche se non fosse stato quel giorno, prima o poi ci saremmo sicuramente incontrati da qualche altra parte.”

Haruki Murakami,Norwegian Wood.

Ho visto le migliori menti della mia generazione morire su se stessi, cedere alla depressione.

Low Low - Quello che mi serve

Caro tu, ti sembrerà banale quello che sto per dirti e probabilmente, se non sei pronto, lascerai volare queste parole al vento, ma ti prego comunque di restare, e leggere fino alla fine. Per molto tempo sono stata scontenta della mia vita, ero triste, senza motivazione, non mi vedevo mai abbasstanza bella, simpatica, non avevo mai abbastanza amici e mi facevo mille pensieri su ciò che gli altri pensavano e su come avrei dovuto essere sencondo quelle persone che pensavo fossero mie amiche, poi…ho capito. Ho capito che la risposta ai problemi della maggior parte di noi è che abbiamo paura di dire due parole: “adesso cambio”. Il cambiamento, ti avverto già caro tu, è molto difficle e impiega tanto tempo a mostrare i suoi risultati, ma il bello, fidati, è che puoi cominciare dalle più piccole cose a metterti in gioco, quelle che non avevi neanche mai considerato. Cominciare ad andare a letto presto e svegliarti presto la mattina per essere più produttivo, mangiare più sano perchè fa bene al tuo corpo che devi trattare come fosse il tempio dove risiede la tua anima, perdere quei venti munuti a prepararsi una bella colazione e a gustarsela fieri del proprio capolavoro, predisporsi degli obbiettivi giornalieri, di studio o lavoro, trovarsi un hobbie artistico e accomapagnarlo dallo sport che farà bene al nostro corpo quando saremo più anziani, iniziare un progetto particolare, come può essere un lavoro online (a me ha salvato), una pagina instagram o un canale youtube dove facciamo ciò che ci piace e lo condividiamo, leggere qualche pagina prima di dormire o guardare un film per rilassarci…insomma iniziare con dei cambiamenti di vita, piccoli ma che rendono le giornate migliori, ti fanno fare un sorriso in più, ti fanno dire “ehi avevo un obbiettivo e lo ho portato a termine, domani conitnuo”. Caro tu, a volte dobbiamo pensare ad essere felici nei momenti di solitudine, anche chiusi in casa, come in questo periodo, prima di poter essere felici con altri…altrimenti se non siamo felici della nostra quotidianità rimmaeremmo sempre condizionati del giudizio altrui su di noi… - scrivoperanestetizzaretutto

“Mi basta toccarmi i fianchi, la pancia o le cosce per avere una nuova crepa nel cuore.”

-(Il mio diario segreto.)

“Come sei uscita dall'autolesionismo?”

“Leggendo”

“Leggendo? Come ti ha aiutata, perché?

"Perché ho capito che questo mondo non faceva per me. Non gli appartenevo. Allora ho cercato il mio mondo.”

•Sembra stupido, ma é vero. Personalmente mi ha aiutata tanto.

Anche se so che avrò una ricaduta..

Ma per ora ho vinto io.✔️

“Come sei uscita dall'autolesionismo?”

“Leggendo”

“Leggendo? Come ti ha aiutata, perché?

"Perché ho capito che questo mondo non faceva per me. Non gli appartenevo. Allora ho cercato il mio mondo.”

•Sembra stupido, ma é vero. Personalmente mi ha aiutata tanto.

Anche se so che avrò una ricaduta..

Ma per ora ho vinto io.✔️

“Auguro alla bambina che sono stata di far pace con il passato .

Mi auguro di sorridere sempre perché solo io so quanto ho pianto.

Mi auguro di essere felice sono stata triste troppo a lungo

Mi auguro il meglio perché so di meritarlo.”

-(Il mio diario segreto.)

Cara me…

Cara me,

non so con quale logica scriverò tutto ciò.

Questa si va a me stessa.

Dopo aver pensato a tutti mi vorrei dedicare qualocosa a me…

Ogni tanto pensi di quante volte sei caduta e ti sei fatta male, di tutte le volte che hai toccato il fondo e sei risalita.

Di tutte quelle volte che hai pianto in silenzio per non far soffrire tuo padre, di tutte quelle cicatrici che ti sei provocata solo per esserti sentita di troppo, in colpa, di aver fatto del male ad altre persone mentre non ti rendevi conto che l'unica persona che stavi ferendo eri solamente tu..

Ogni tanto pensi di quanto la vita sia stata stronza con te, se hai mai avuto un giorno veramente felice, se sei veramente felice di ciò che ti capita, te lo chiedi ma non riesci a darti una risposta.

Tante persone ti hanno detto che meriteresti di meglio, ma nessuno si è mai disposto ha darti il meglio di cui parlavano.

Hai passato giorni dove non sapevi ne anche tu come uscirne fuori da quel mondo di tristezza, non dici di esserne uscita del tutto perché sai che dentro di te ci sarà sempre una particella di tristezza, e che potrai crollare da un momento all'altro…

Non ti difinisci forte come ti definisco le altre persone,

Ti auguri il meglio, la forza di rialzarti sempre di uscirne fuori sempre, dedichi a te la forza di superare tutti gli ostacoli.

Hai avuto pensieri cattivi verso te stessa, dopo essrti sentita in colpa, e se l'hai fatto è stato solo per le persone negative che ti circondavano.

Odi, odi le persone che entrano nella tua vita, seppur senza alcun ruolo, che entrano e poi se ne vanno, e che tu vuoi riprenderti sempre perché odi perdere.

Ti odi delle volte perché non ti rendi conto che chi se ne è andato e perché non voleva restare…

Non sei perfetta, anzi sei un disatro di persona, però penso che il male non lo meriti ne anche la peronsa più cattiva della faccia della terra.

Hai iniziato ha soffrire alla bellezza di 6 anni, non ne sei mai uscita fuori.

Quante volte guardavi famiglie felici, e non ne avevi una.

Con tutto il male che hai avuto verso la donna che mi ti ha messo al mondo hai sempre il desiderio che lei viva nello stesso tetto, per essere felice anche se sai che quella non è la vera e propria felicità…

Delle volte ti senti sola, anche se intorno a te ci sono migliaia di persone, non fai altro che voltarti tra la folla con l'ansia di incontrarlo…

Sai che per essere veramente felice hai bisogno di qualcuno, ma non vuoi più far dipendere la tua felicità da una persona, perchè se solo se ne andasse da un momento all'altro, perché hai paura che accada, staresti male…

Vivi solo di film mentali di una vita che non esiste e ciò è davvero triste..

Ci conosciamo da una vita eppure non ci siamo mai capite fino in fondo.

Tu sei un uragano di emozioni una persona tutta da scoprire, capace di fare pazie per le persone ha cui tieni strette al cuore.

Sei una di quelle che sorride mentre dentro il mondo le è crollato addosso.

Cara me ti chiedo scusa.

Scusa per averti privata di certi sentimenti soltanto per la paura di quello che potesse succere dopo.

Scusa se ti dico di essere brutta, se ti paragono alle altre, se ti impedisco di sentirti bella anche quando lo sei.

Cara me scusami per averti fatto sentire inferiore alla massa, per averti fatto credere di essere stupida e immatura, quando spesso ti sei mostrata superiore agli altri.

Spero che un giorno mi perdonerai di tutto quello che ti ho fatto…

-(Il mio diario segreto.)

“La vita è troppo breve per alzarsi la mattina e avere rimpianti.. Per amore si lotta anche a costo di farsi male.”

-(Il mio diario segreto.)

“La gente non ti crederà mai quando gli dirai “sto morendo dentro” finché non ti vedrà morto anche fuori.”

-(Il mio diario segreto.)

Quella sensazione di vuoto

Ragazzoincatene

Si è messo con un'altra. Dovevo aspettarmelo. Sono l'eterna seconda scelta, l'ho detto. Non sarò mai abbastanza, non per un ragazzo straordinario, non. Per quelli come lui. A parte il noto squilibrio fisico e mentale, d'altro canto, non avrebbe alcun motivo di scegliere me. Non avrebbe alcun motivo di stare con ME. Io non sono nient'altro che un'amica, per lui. Okay, abbiamo scopato una volta, okay, è stato bello. Okay. Ma questo non conta niente. Questo è stato un episodio autoconclusivo, una relazione usa-e-getta. Lui adesso ha la sua Ragazza Giusta e io… Io sono di nuovo sola.

E io mi sento vuota. Svuotata. E al contempo piena, come se stessi per esplodere. Ho la sensazione che tutte le mie scelte siano sempre state sbagliate e che tutto sia così privo di senso nella mia vita. C'è qualcosa di così sbagliato in me: sono in grado di creare cose meravigliose quando soffro; scrivo e disegno in modo diverso, più intenso, più terrificante, come se quello che sento si riversasse fuori a raffica. Quando ho questa sensazione, quando sento di stare così male, quando mi rendo conto che in fondo sì, certo, non sono da buttare via, ma… Sono comunque una seconda scelta. Nessuno mi sceglierà mai, mai per prima. Sono il sostituto di una scelta, la copia difettosa che rimane sola nella scatola, abbandonata, in attesa di qualcuno che la prenda. E non riesco a fare a meno di pensare, in questi momenti, che darei via senza pensarci tutto il talento, tutta l'intelligenza, tutto il piacere intenso e la soddisfazione che questi ultimi mi danno, per essere una Prima Scelta. A volte penso che mi starebbe bene essere sciocca e vacua, pur di essere una Prima Scelta. Perché il talento e l'intelligenza sono cose meravigliose, ma… Se sei solo, così profondamente solo, come lo sono io, ti fanno solo star male. Se non sei un artista affascinante e seducente, dopotutto non ti servono; se ti mettono da parte alla prima occasione a che serve essere in gamba, essere bravi in qualcosa, qualsiasi cosa sia? È davvero così importante saper fare qualcosa, se il prezzo da pagare è la solitudine?

A volte mi sento così inutile che mi sembra di poter scomparire se mi appoggio ad una parete. Svanire in un passaggio dimensionale, finire in una dimensione differente. E a volte lo vorrei. Ma mi chiedo: se svanissi, a qualcuno importerebbe? Qualcuno sentirebbe la mia mancanza, si ricorderebbe di me? Tutti gli esseri umani vogliono essere ricordati, se non dal Mondo, quantomeno da coloro che amano. A volte penso che se morissi o svanissi, nessuno sentirebbe la mia mancanza, nessuno verrebbe a cercarmi. Non sono degna di nota, non sono degna d'amore né di attenzione. Chi è che avrebbe voglia di cercarmi, se tutti vivrebbero meglio senza la mia presenza?

Con il tempo sto riconoscendo i miei vari errori, non sono pochi, ma sto iniziando ad accettarmi. Perché è da essere umani essere a volte incoerenti e commettere degli sbagli.

scappandodaquestarealta.

Il tuo passato ti blocca. Non riesci neanche a fidarti degli altri che nasce immediatamente in te la paura di essere ferita. Il tuo dolore ti ha aiutato a crescere, ma se non stai attento ti distruggerà. Rialzati, dammi la mano e ti aiuterò a sistemare tutto questo casino.

scappandodaquestarealta.

e scusa se scappo sempre, è che mi sento sola anche in mezzo alla gente.

-megalostgirl

Oggi è la giornata mondiale della salute mentale, e sono qui per ricordarvi che andare in terapia è

Oggi è la giornata mondiale della salute mentale, e sono qui per ricordarvi che andare in terapia è cool.

Grazie a Bi @benedettalozitoriserva - a cui purtroppo Ig ha disabilitato il profilo principale - per il lavoro di sensibilizzazione che fa costantemente, e per aver creato questi prodotti supercool. Se li volete anche voi, chiedete a lei ✨

#salutementale #giornatamondialesalutementale #depressione #psicoterapia #terapyiscool #recovery
https://www.instagram.com/p/CU17DyTgwdH/?utm_medium=tumblr


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Se i tuoi genitori non fossero così, tu non avresti gli occhi spenti.

Se non si fossero gridati cose orribili, mentre te ne stavi rannicchiata, chiusa in una stanza, adesso crederesti nell'amore, senza pensare che tutto inizi per finire.

Se i tuoi genitori non avessero mai sbattuto le porte delle stanze facendoti sentire impotente, adesso sapresti prendere una decisione.

Se t'avessero protetto dall'odio che avevano nel petto, adesso sapresti stringere in un abbraccio.

Se i tuoi genitori non avessero mai urlato fino a notte fonda parole che ti rimanevano tra lo stomaco e il cuore, tu adesso non ti sentiresti un errore.

Altro-ego

Lo so che sei stanca di piangere, che vorresti dormire anche tu.

So che ultimamente é tutto più difficile, che vivere sta diventando complicato.

So che fatichi a fidarti ancora della gente, che questa se ne approfitta e ti distrugge giorno per giorno.

Che odi te stessa, che ti sopporti a stento. So che vorresti abbandonarti, eppure non puoi.

So che non credi nell'amore, tu che l'amore in casa non l'hai mai visto. So bene che hai paura, che allontani le persone per il timore di scottarti.

So che tuo padre non é un padre, che la bottiglia non la molla, che tua madre non mantiene le sue promesse. So che hai brutti ricordi per la mente e che una carezza non l'hai mai ricevuta.

Hai mancanze che ti scavano dentro, rimorsi che ti fanno impazzire, migliaia delusioni che sotterrano le tue vane speranze. Lo so.

So che sei piena di insicurezze, che basta poco per buttarti giù e che, poi, non ti basta una vita per rialzarti.

So che odi il tuo passato, che ti spaventa il presente e che ancor più ti terrorizza il futuro.

So che ti sforzi di sorridere, di sembrare forte. Ma li vedo i tuoi occhi riflessi in quel maledetto specchio.

E che stai male, lo so bene.

Altro-ego

Mi sento triste perché mi hanno sempre detto “sii forte” e non “piangi, se vuoi”, come se lo scopo ultimo fosse solo mostrarsi capaci e sorridenti, non stare bene per davvero.

Altro-ego

Tenevo conto delle tue parole in silenzio e nel profondo ci restavo male, perché fregarsene é un modo di affrontare la vita che io non ho mai capito.

Spesso ho detto “non me ne importa niente” quando non era vero. Rimanevo ferma a guardare fisso un punto lontano e quando spostavo lo sguardo speravo che gli occhi di chi mi aveva ferito fossero ancora lì, su di me.

Spesso ho mentito a me stessa credendo di essere d'accordo con le decisioni che prendevo. Quindi semplificavo immensi messaggi, abbracciavo con gli occhi e amavo in silenzio per paura che la risposta potesse essere un rifiuto.

Non volevo farmi del male, e invece me ne facevo più di tutti. Ero diffidente. Capitava spesso.

Altro-ego

“Quante volte mi é mancato il coraggio di dire quello che provavo? Quante volte ho cambiato discorso per spostarlo dove non avrei avuto paura della reazione degli altri? E oggi tra me e le persone della mia vita ci sono distanze che non si limitano ai chilometri. Ci sono distanze diverse, che difficilmente si possono colmare, perché a dividerci ci sono le cose che non si dicono e come loro credono che io stia. Le loro sono vite in cui un sorriso é il risultato del loro star bene. La mia è una vita dove tanti sorrisi non hanno portato a nessun risultato. E oggi, anche se spesso vorrei farlo, non riesco a dire la verità sulle mie emozioni senza inciampare.”

Altro-ego

Amavo ascoltarti, l'avrei fatto per ore e mentre mi parlavi ti guardavo. Ti guardavo come si guarda qualcosa che si sa già che ci mancherà. Troppo esile ed indeciso per durare. Un punto fermo che non c'è. Ti guardavo come si guarda il tramonto, come quando per strada d'inverno si cerca il mare dal finestrino della macchina. Ti guardavo come si guarda un treno appena perso, sperando ancora che si fermi e che si aprano le porte.

Altro-ego

I primi mesi sono i più difficili, ma dopo un po’ il dolore si allevia.

Ci si abitua all'assenza di certe persone.

Altro-ego

Chiedo alle stelle perché solo gli attimi felici durano poco

-Nick Sick,Chiedi Alle Stelle

mi piace stare da sola ma voglio qualcuno con cui stare da sola

ho l'impressione di essere facilmente sostituibile per gli altri

di non essere quella per cui ne vale la pena

e mentre io mi faccio in quattro pur di dimostrare e far capire che per me sono importanti

loro mi hanno già rimpiazzata confermandomi di non essere importante per nessuno

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