#piangere

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Se i tuoi genitori non fossero così, tu non avresti gli occhi spenti.

Se non si fossero gridati cose orribili, mentre te ne stavi rannicchiata, chiusa in una stanza, adesso crederesti nell'amore, senza pensare che tutto inizi per finire.

Se i tuoi genitori non avessero mai sbattuto le porte delle stanze facendoti sentire impotente, adesso sapresti prendere una decisione.

Se t'avessero protetto dall'odio che avevano nel petto, adesso sapresti stringere in un abbraccio.

Se i tuoi genitori non avessero mai urlato fino a notte fonda parole che ti rimanevano tra lo stomaco e il cuore, tu adesso non ti sentiresti un errore.

Altro-ego

Lo so che sei stanca di piangere, che vorresti dormire anche tu.

So che ultimamente é tutto più difficile, che vivere sta diventando complicato.

So che fatichi a fidarti ancora della gente, che questa se ne approfitta e ti distrugge giorno per giorno.

Che odi te stessa, che ti sopporti a stento. So che vorresti abbandonarti, eppure non puoi.

So che non credi nell'amore, tu che l'amore in casa non l'hai mai visto. So bene che hai paura, che allontani le persone per il timore di scottarti.

So che tuo padre non é un padre, che la bottiglia non la molla, che tua madre non mantiene le sue promesse. So che hai brutti ricordi per la mente e che una carezza non l'hai mai ricevuta.

Hai mancanze che ti scavano dentro, rimorsi che ti fanno impazzire, migliaia delusioni che sotterrano le tue vane speranze. Lo so.

So che sei piena di insicurezze, che basta poco per buttarti giù e che, poi, non ti basta una vita per rialzarti.

So che odi il tuo passato, che ti spaventa il presente e che ancor più ti terrorizza il futuro.

So che ti sforzi di sorridere, di sembrare forte. Ma li vedo i tuoi occhi riflessi in quel maledetto specchio.

E che stai male, lo so bene.

Altro-ego

Mi sento triste perché mi hanno sempre detto “sii forte” e non “piangi, se vuoi”, come se lo scopo ultimo fosse solo mostrarsi capaci e sorridenti, non stare bene per davvero.

Altro-ego

Amavo ascoltarti, l'avrei fatto per ore e mentre mi parlavi ti guardavo. Ti guardavo come si guarda qualcosa che si sa già che ci mancherà. Troppo esile ed indeciso per durare. Un punto fermo che non c'è. Ti guardavo come si guarda il tramonto, come quando per strada d'inverno si cerca il mare dal finestrino della macchina. Ti guardavo come si guarda un treno appena perso, sperando ancora che si fermi e che si aprano le porte.

Altro-ego

I primi mesi sono i più difficili, ma dopo un po’ il dolore si allevia.

Ci si abitua all'assenza di certe persone.

Altro-ego

“Ed io che non ho mai saputo amare prima

Ti ho conosciuta e si era fatta già mattina

Sono scappato come un re senza regina

In tasca avevo cinque euro e una cartina

Avevo gli occhi di chi piange sempre e non lo dice

Di chi sorride a tutto il mondo ma non è felice

Sono tornato a respirare fino in superficie

Tu avevi quel profumo buono

Ed io il cuore d'oro, una cicatrice”



foto mia, non prendere.

Le ore comprese fra

la mezzanotte e le 6 di mattina

hanno la curiosa abitudine

di farti sentire

o sulla vetta più alta del mondo

o sotto terra.

Chiedo alle stelle perché solo gli attimi felici durano poco

-Nick Sick,Chiedi Alle Stelle

Io non cerco scorciatoie, babe

Ma qualcuno che mi voglia bene

E non mi basta, non mi passa

Tu sai bene, non sopporto la distanza

Mi viene l’ansia, ma poi mi passa

Ghali, 22:22

dc23b:

Finché avrò forza dentro alle mie gambe

Ti cerco tra i vicoli stretti, le piazze da qualsiasi parte

00:44..

Ma l'adolescenza è una tempesta,

la sabbia si fa asfalto

Imparo a soffocare

la rabbia dentro a un pianto

Mostro,Memoria di uno sconfitto pt.2

“A volte quando sono tra la gente mi sento soffocare, come se stessi annegando e non riuscissi a tornare in superficie, però nessuno se ne accorge. Nessuno si accorge mai di come io stia veramente.”

-thegirlwithdeadeyes-

“Le persone possono essere così silenziose riguardo il loro dolore, che dimenticano che si stanno facendo addirittura del male.”

-thegirlwithdeadeyes-

“Ogni tanto almeno pensami.

Dopo tutto quanto almeno pensami.

Non ci sentiamo, non ci vediamo.

Vaffanculo almeno pensami.”

-thegirlwithdeadeyes-

“A volte mi sento così fottutamente vuota, ed è così estenuante non sentire nulla e tutto allo stesso tempo.”

-thegirlwithdeadeyes-

Sei contento ora? Hai buttato via la donna che ti amava per l'avventura di una notte. Cosa si prova nel toccare una donna che non è lei? Cosa si prova a svegliarsi da solo dopo una notte inebriato del profumo di un'altra? Non ti fai schifo? A me sì, ed un giorno ti mangerai le mani per ciò che hai perso.

Io non posso più tornare. Ho fatto fin troppo. Non mi sto arrendendo, ma non posso continuare a rincorrere chi non vuole fermarsi ad aspettare me.

Vorrei andarmene lontano, dove nessuno può trovarmi, dove nessuno potrà criticare me e ciò che sono, ciò che mi hanno fatto diventare. Vorrei andarmene lontano, e solo allora sarò libera.

Stasera sono uscita più contenta che mai. Non era stata finora una bella giornata, ma sapevo che lo avrei rivisto e questo già mi scaldava il cuore. Saremmo stati io e lui, avremmo cenato insieme a casa sua e poi saremmo usciti a fare una passeggiata. Che bello, me lo aveva garantito. Sarebbe andata così, non potevo essere più contenta.

Ma dopo cena lui si è appisolato. L'ho spronato uscire, ricordandogli della promessa fatta. Era la nostra serata.

Fai sempre tardi con gli amici, gli ho detto, e ora per stare con me hai subito sonno presto.

Abbiamo iniziato a litigare. Lui si è arrabbiato. Mi ha detto cose per le quali sono ancora molto triste. Mi sono sempre fatta in quattro per lui, e ogni cosa che faccio però non sembra mai essere abbastanza.

Ha detto che si sta annoiando, che non gli piace più questo lato di me. A volte provo a resistere e non so perché continuo. Forse perché lo amo tanto, per abitudine magari. Ma che cosa ho sbagliato? Perché la gente ama così tanto scagliarsi contro di me e venirmi addosso? Io sono stanca di essere lo zerbino di tutti! A volte mi faccio pena da sola. Mi chiudo in me stessa e non c'è nessuno che mi cerchi. Il mio fidanzato dice è così tanto abituato alle mie lacrime da non chiedermi nemmeno più del perché piango a volte; le mie amiche non mi hanno fatto nulla per il mio compleanno.

La vita non fa schifo. A volte mi sono addossata colpe che non ho. Ma non sono io, ora lo capisco. Purtroppo, questo non posso andare a dirlo, perché le uniche volte che ci ho provato sono stata accusata di essere una vittimista.

Mi sento abbandonata a me stessa, immersa in un mare in tempesta con le onde che mi sbattono contro le scogliere affilate.

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