#i hate my body

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day two: not so bad but don’t feel as great about it as i did yesterday. and it’s only day two fml. gotta keep going.

two months of work will be so rewarding at the end

Inauguro questo diario con una bella macchia di caffè che, spero, lasci intendere a sufficienza quanto io sia caffeina-dipendente (credo che il termine giusto sia ‘caffeinomane’, ma ha un suono spaventoso).

Avevo deciso già da ieri di comprare una nuova Moleskine (anche se i miei progetti prevedevano che fosse nera) ma non prevedevo che sarebbe stato un diario. Probabilmente questo è quello che verrebbe definito uno «spreco di risorse utili», visto che effettivamente ho così tante agende che potrei adibire a diari. Ma un po’ per questo improbabile tono di rosa, un po’ perché i miei livelli di dissociazione mentale stanno andando particolarmente fuori fase, ho deciso per questa elezione definitiva.

Ho deciso di usare uno pseudonimo. Un nome finto, ma non ha importanza, anche se forse è una cosa ridicola: il nome non sarà vero, ma lo sarà quello che è scritto qui. Come diceva Shakespeare (sono banale, lo so; oramai questa è La Citazione per eccellenza): una rosa, se chiamata con altro nome, conserva comunque lo stesso profumo.

Vorrei che quello che scrivo qui fosse reale, anche se nascosto da un nome. La mia vita non è chissà quanto movimentata, ma farò un tentativo comunque: la costanza non è una delle mie doti (e  non è che io ne abbia molte), ma vedremo di farci bastare quel miliardesimo di regolarità che possiedo.

(oggi ho un linguaggio stranamente forbito, tbh di solito non parlo così).

Detto questo, partiamo dal principio.

Chi è Beatrice?

Beatrice Raeli ha 21 anni. Ne farà 22 il 28 novembre. Come deducibile, è nata nel 1994 ed è Sagittario ascendente Scorpione. Questa infelice mescolanza zodiacale la rende un incubo per chiunque conosca un minimo di zodiaco. Soffre di sindrome bipolare e – probabilmente – di sindrome della personalità borderline. Ha un disordine alimentare, così gentilmente (!) ribattezzato ‘disturbo psicofisico’ da suo padre J. Suo padre non è la sua persona preferita. Per quanto Beatrice si sforzi, non sarà mai abbastanza per lui o per sua madre C. D’altronde, C. e J. hanno I. di cui occuparsi. I. è il Figlio Perfetto, il Figlio Giusto. Lui è tutto quello che Beatrice non è. I genitori di Beatrice (suo padre J. in particolare) non esitano a farglielo notare.

Beatrice pesa 113 kg alle ultime stime. Essendo alta 178 cm, non si è trasformata in una palla di lardo rotolante. Vuole dimagrire a ogni costo, perché è da quando aveva 8 anni che è a dieta, e davvero non ne può più. Sente che i suoi ‘disturbi’ la porteranno al suicidio, se non diventa magra al più presto. Se non può accettare la propria mente, vuole almeno amare il proprio corpo.

Beatrice ha iniziato questo diario, sperando che la aiuti a chiarificarsi, mente e corpo. Beatrice ha paura di non farcela, ed è per questo che si affida a queste ridicole soluzioni funzionali da manuale di autoaiuto. Ma Beatrice ha 21 anni ed è a dieta da quando ne aveva otto. Questo non l’ha aiutata a rimanere sana di mente, e ormai deve salvare il salvabile.

Beatrice vuole solo stare meglio. Vuole non aver voglia di mangiare senza avere fame. Vuole smettere di sentirsi in colpa ogni volta che manda giù un boccone. Vuole poter indossare un top e dei calzoncini cortissimi senza che le sue cosce sfreghino l’una contro l’altra fino a sanguinare, e senza un rotolo di pancia che strabordi oltre l’orlo dei jeans.

Beatrice vuole avere la pancia piatta. Vuole avere la pelle liscia e vuole che i ragazzi la vedano. Vuole che i ragazzi la guardino.

Beatrice non vuole vergognarsi del proprio corpo. non vuole perdere le speranze, anche se è a dieta da quando aveva otto anni ed è stanca. È così stanca che a volte alzarsi dal letto e affrontare quel mondo che le urla che finché non sarà magra non andrà bene le sembra impossibile.

Beatrice vuole – disperatamente – amarsi.

Ha iniziato questo diario perché vuole documentare il suo percorso. Benché si prospetti – ancora– lungo e faticoso, Beatrice non vuole averne paura. anzi, vuole amare anche il percorso stesso. Non vuole averne paura. vuole essere soddisfatta di sé stessa. raggiungere quell’obiettivo che inizia a sembrarle impossibile.

Beatrice vuole essere sincera con sé stessa.

Beatrice deve essere la sé stessa che vincerà.

Questo diario non conterrà tanto gli avvenimenti quanto le sensazioni, le emozioni. Forse sarà confuso, pieno di voli pindarici e discorsi senza capo né coda.

Ma magari anche questo aiuta, no?

Ora mi aspetta un dolce senza lattosio per I. da preparare. Visto che sono i primi giorni di scrittura, probabilmente mi ritroverò a scrivere più volte al giorno, ma… non so.

See you soon.

B.R.

Und wenn ich mit dir über meine Gefühle rede, fühle ich mich scheiße, weil ich glaube dass es dich nervt. Weil ich glaube, du denkst ich will nur Aufmerksamkeit.

Hey du da draußen, ja genau du. Würdest du mich echt verstehen wenn ich dir berichten würde, wie Scheiße es mir geht und wie gerne ich einfach nur für immer einschlafen möchte. Dieses Leben ist unertragbar für mich. Ich will weg von hier. Kann ich deine Hand haben? Wirst du mich halten können?

Ave!

I don’t know if is it an act of desperate looking for any attention, but. I hate myself. Got no friends, got no lover. Depressed (but well dressed). Addicted to opioids. Only thing left is dsbm music and hating myself even deeper. Feels bad, man. I think my country isn’t for me - the only it offers is methadone that makes me suffer so badly that I’ve never felt in my existence. Take me away so I can be done with xanax so much. Save meeeeeee. (Borderline attack? Don’t think so.) I’m crying my black spirit out but no one can hear it, there’s only silence, kills me. Destruction kills me. All I love - destruction. OH MY SWEET DECADANCE. I learned how to dance to sound of miserable screams… obviouslly I have lost myself in my own mind. Want to see what’s inside? I don’t mind. DEATH IS A FORM OF ART. (My death is near) You DON’T. - antisocial guy who miss u, H

I never thought my eating disorder was real cause I was never severely emaciated. Yes I was underweight and yes I had a feeding tube at one point, but people would always make comments like “You are extremely skinny, but it doesnt look like you have an ed”. Now my brain is constantly like prove it to yourself and get THAT skinny. Then another part of my brain is like, that’s so stupid and will only make you more miserable. Anyone relate or am I just crazy lol?

@/hanakanazu on ig

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